Atlus è una numero uno, una delle poche rimaste in circolazione. L'azienda giapponese, da alcuni anni costola di Sega, difficilmente sbaglia un colpo e quando accade è sempre un inciampo solitario, a cui non dare peso perché hai sempre la certezza che con il prossimo gioco si rifaranno alla grandissima.
L'ultimo Shing Megami Tensei, per esempio, è un buon gioco nonostante sia per alcuni un prodotto sotto le aspettative se confrontato con le produzioni precedenti, a partire dal miracoloso Persona 5, liscio o in versione Royal non cambia. Nemmeno il primo Soul Hackers del 1997 era un prodotto perfetto, pantagruelico come poi sono stati i migliori della compagnia, ma con questo seguito è chiara la volontà di far evolvere il progetto in qualcosa di più importante e duraturo. Abbiamo provato Soul Hackers 2, per pochi intensissimi minuti, e questo è un veloce riassunto di quel che ci aspetterà nei negozi il 26 agosto...
Un cast maturo
Soul Hacker 2, esattamente come il capostipite, è un'altra variazione sul tema e sulle meccaniche che hanno reso famosa Atlus nel corso della sua storia: ci sono i soliti demoni, ora anche i social link e molti dungeon che richiamano ad atmosfere ben conosciute. Il gameplay introduce anche delle novità, ma le caratteristiche del gioco di ruolo Atlus sono tutte al loro posto.
Là dove Soul Hacker 2 prende le distanze dalle altre produzioni della stessa casa è nei personaggi: questo è il primo progetto Atlus con un'unica protagonista femminile, inoltre l'età del cast è decisamente più alta di quella di Shin Megami Tensei e di Persona, e questo ha permesso dialoghi di ben altro tenore.
Altra caratteristica propria di Soul Hackers, presente anche nel seguito, è l'ambientazione futuristica: il gioco è ambientato nel ventunesimo secolo. In questo ambiguo futuro prossimo gli evocatori di demoni sono divisi in due diverse fazioni, gli Yatagarasu e la Phantom Society, in perenne conflitto.
Il Counter degli schiaffi
Se siete interessati a Soul Hackers 2, ma al tempo stesso preoccupati per non aver giocato il primo, ecco una buona notizia: come ogni titolo Atlus legato alla serie Demon Summoners/ Megami Tensei, i due giochi sono legati dal medesimo universo ma si concentrano su personaggi e avvenimenti diversi, di conseguenza potrete tranquillamente recuperare il primo quando e se ne avrete voglia.
La demo che ci è stata fatta giocare è durata circa venti di minuti, tanto è bastato per scoprire che Ringo, la protagonista, è un agente Aion, razza aliena che controlla misteriosamente l'umanità dallo spazio; e abbastanza per scoprire che se attaccheremo dei nemici con il potere e la mossa giusta, questa si andrà ad aggiungere a un contatore che alla fine del turno decreterà la forza di un attacco extra e passivo, quindi azionato senza il nostro controllo e senza poterne scegliere le caratteristiche.
Il dungeon nel quale ci siamo sgranchiti per qualche minuto le gambe ricordava molto da vicino la metropolitana di Persona 5, un chiaro omaggio per quello che a quanto ci è stato detto è soltanto uno dei tanti nascosti in Soul Hackers 2. Durante la dimostrazione siamo stati accompagnati a fare un po' di shopping nel distretto apposito e qui, tra colori al neon, chiaroscuri d'arte e le bioluminescenze della mantella di Ringo, ci siamo messi a spulciare tra armi, modifiche e armature come oramai è prassi in ogni gioco dell'universo Shin Megami Tensei.
Anche se dietro a Soul Hackers 2 non c'è il famigerato Studio Zero di Persona, al lavoro su Project Re Fantasy del quale speriamo di vedere qualcosa il prossimo anno, quest'ultima fatica Atlus si candida a essere uno dei giochi più interessanti di Atlus proprio dal maestoso Persona 5.
Atlus Glitter Magic Orchestra
Le musiche sembrano della giusta glitterata qualità, lo stile grafico si allontana dal pieno calore di Persona per abbracciare tratti più sfumati, atmosfere più rarefatte. Dove Soul Hackers 2 sembra calcare la mano è nelle luci, che sono dappertutto a partire dal vestito di Ringo, meravigliosa filiforme fata spaziale di cui non vediamo l'ora di saperne di più. Come non vediamo l'ora di conoscere meglio il resto del cast, anche perché quel tipo di amicizia che si instaura in questi giochi spesso te la porti dietro per un bel pezzo. Inoltre, proprio perché il team di Persona è impegnato in altro, ce ne vorrà del tempo per tornare a fare i teenager in qualche liceo giapponese.
Ennesima variazione sul tema per Atlus, ma promettente come non mai, Soul Hackers 2 sembra fatto apposta per tutti gli affamati di un nuovo Persona, oltre che per quelli che amano la serie per le sue meccaniche ma non gradiscono l'ambientazione liceale. Qui abbiamo personaggi più maturi e dialoghi nella stessa direzione, montati su una struttura di gioco rodata, amata e ulteriormente perfezionato. Il gioco sarà tradotto in italiano e uscirà ufficialmente il 26 agosto su PC, Ps4, Ps5, Xbox One e Xbox Series X|S.
CERTEZZE
- Stile da vendere
- Ottime musiche
- Finalmente personaggi più maturi
DUBBI
- Le solite stesse meccaniche basteranno?
- Il dungeon non era particolarmente ispirato