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Star Overdrive, abbiamo provato il gioco italiano che ci fa sfrecciare tra le dune di un pianeta alieno

Star Overdrive ci permette di sfrecciare tra le due di un pianeta alieno e combattere mostri spaziali: vediamo quali sono le nostre prime impressioni sul videogioco d'azione italiano.

PROVATO di Nicola Armondi   —   13/03/2025
Il protagonista di Star Overdrive

Il 10 aprile 2025 il team italiano Caracal Games (OkunoKA, Downward), supportato dell'editore Dear Villagers, pubblicherà su Nintendo Switch Star Overdrive. Il gioco è previsto anche su PC, nonostante non ci sia ancora una data di uscita ufficiale. A un mese dall'uscita, abbiamo avuto modo di provare la prima fase del videogioco grazie alla demo presente sul Nintendo eShop, così da farci un'idea di cosa possiamo aspettarci da questa avventura d'azione spaziale.

Gli strumenti del mestieri in Star Overdrive

Spazio profondo, una navetta con la musica a palla e una richiesta d'aiuto olografica di una giovane ragazza che da anni si ritrova abbandonata su un pianeta misterioso e pericoloso. Così inizia Star Overdrive, che ci mette nei panni di un ragazzo dal capello ribelle voglioso di aiutare e che, senza una parola, si lancia al salvataggio della fanciulla, per poi schiantarsi a propria volta sul pianeta e dover fare affidamento su due strumenti fondamentali: la propria keytar e un hoverboard.

La keytar è una tastiera elettrica che letteralmente le suona ai nemici, funzionando come una sorta di spadone che permette di esibirci in semplici combo a un tasto. Serve per gli scontri con i nemici, ma anche per sfruttare varie abilità che sbloccheremo avanzando, come la possibilità di sollevare oggetti metallici specifici o per attaccare dalla distanza.

Il cuore del gioco è però chiaramente l'hoverboard, una tavola da surf gravitazionale che di base sta sulla nostra schiena e viene usata come jetpack per esibirci piccoli salti o schivate aeree, fondamentali per le fasi un po' più platform, ma che dà il meglio di sé in campo aperto. Il fulcro di Star Overdrive sono infatti le grandi mappe nelle quali sfrecciare, eseguendo salti e trick per guadagnare velocità e proseguire con la corsa.

La keytar ha un effetto olografico che ne aumenta il raggio d'attacco
La keytar ha un effetto olografico che ne aumenta il raggio d'attacco

Nel gioco ci saranno quattro biomi e in ognuno di essi ci sono dei punti chiave nel mezzo delle lande vuote, dove alcune strane strutture ci aspettano per essere attivate. Dobbiamo esplorare, trovare interruttori per sbloccare passaggi e accedere a dei piccoli dungeon secondari che propongono piccole sfide miste tra platform ed enigmi, legate ai poteri della keytar: immaginateli come i dungeon di Breath of the Wild e Tears of the Kingdom, giusto per capire al volo di cosa stiamo parlando.

La trama è solo accennata in questa prima fase, ma regolarmente troviamo delle cassette audio che raccontano cosa è successo sul pianeta: ci sarà da vedere se il tutto sarà interessante e se la narrazione frammentata saprà essere d'impatto.

Sfreccia e potenzia in Star Overdrive

Il loop di gameplay è abbastanza chiaro nel corso delle demo. Dopo una breve fase a piedi ci viene aperta la mappa di Star Overdrive e abbiamo un chiaro obiettivo: una torre da attivare, come ogni open world ci ha abituati.

Ci sono dei giganteschi mostri sotto le due di Star Overdrive
Ci sono dei giganteschi mostri sotto le due di Star Overdrive

Le aree chiave sono tendenzialmente difese da creature aliene, da sconfiggere a suon di keytar e schivate. Si tratta di un sistema di combattimento semplice e accessibile, ma non particolarmente profondo e certamente la parte che ci ha impressionato di meno. Va anche detto che, in tempi rapidi, abbiamo sbloccato un attacco dalla distanza che dona già un po' di varietà ai nostri approcci e rende meno noiosi gli scontri. Visto che ci sono ancora svariati poteri da scoprire, è possibile che nelle fasi finali il sistema di combattimento diventi più vario e interessante di quanto visto fino ad ora.

Come detto, però, è l'hoverboard la star del videogioco. Con la tavola da surf gravitazionale sotto i nostri piedi possiamo sfrecciare sulle dune del pianeta, sfruttando portali che ci danno una spinta per raggiungere i punti chiave più rapidamente ma anche esibendoci in vari trick. I comandi sono molto semplici, ma donano agli spostamenti un buon ritmo: si punta a una duna, si tiene premuto il tasto di salto, si aspetta di essere al culmine della salita e si rilascia il comando, per ottenere una bella spinta verso l'alto. Più veloci andavamo e più preciso è stato il salto, più a lungo saremo in aria e avremo più tempo per eseguire con la levetta destra semplicissime mosse (basta inclinare in una direzione) e ottenere così una spinta aggiuntiva al momento del ritorno a terra per aumentare di velocità. Si ripete così fino a quando non si arriva a destinazione.

Più velocità, più in alto, più trick: semplice ma efficace
Più velocità, più in alto, più trick: semplice ma efficace

Apprezziamo sempre quando lo spostamento è esso stesso un gioco nel gioco e Star Overdrive sembra aver ideato un gameplay semplice, ma piacevole. Inoltre, avanzando dovremo potenziare la nostra hoverboard (in termini di velocità, controllo, resistenza...) creando nuove componenti con un sistema curioso ma che ci lascia qualche dubbio.

In pratica, raccogliendo materiali (sia nell'ambiente che dai nemici sconfitti) possiamo fonderli per creare pezzi della tavola, ma dobbiamo farlo "un po' a caso". Si deve infatti decidere il numero e il tipo di materiale usato: più ne usi e più raro è il materiale (sono quattro macrocategorie), più potente sarà il pezzo finale. Una "anteprima" del valore della componente è data dal fatto che più è utile, maggiore è il costo in "denaro" (frammenti che si trovano distruggendo delle rocce verdi poste in giro per la mappa).

La navetta del protagonita farà rapidamente una brutta fine
La navetta del protagonita farà rapidamente una brutta fine

Non è un sistema chiarissimo e, soprattutto, viene da chiedersi se non vi sia il rischio che in certi frangenti diventi obbligatorio avere certe statistiche e il giocatore si ritrovi così costretto ad spendere tanto tempo a girare in cerca di materiali (magari perché li ha usati in modo scorretto in precedenza) con un procedimento meccanico, rendendo l'esperienza più lenta e noiosa del necessario. Non abbiamo chiaramente una risposta ed è qualcosa che andrà analizzato in fase di recensione.

Star Overdrive sembra promettere un ampio mondo colorato e divertente da esplorare, se amate la velocità e cercate qualcosa di semplice. Certo, il sistema di combattimento potrebbe essere un po' troppo semplice se siete esperti del genere, ma i poteri aggiuntivi ancora non mostrati potrebbero aiutare in tal senso.

CERTEZZE

  • Un ampio mondo da esplorare in velocità
  • Un mix di sistemi di gioco semplici e accessibili

DUBBI

  • Il sistema di potenziamento è da verificare
  • La trama è un grosso punto di domanda