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Terminator: Dark Fate – Defiance, abbiamo provato a scendere in guerra contro le macchine

Abbiamo provato di Terminator: Dark Fate - Defiance, uno strategico in tempo reale che ci fa vivere una guerra disperata contro le macchine.

Terminator: Dark Fate – Defiance, abbiamo provato a scendere in guerra contro le macchine
PROVATO di Simone Tagliaferri   —   27/09/2023

Uno strategico in tempo reale ambientato nell'universo di Terminator ci voleva proprio. Finora i giochi con licenza ufficiale della serie creata da James Cameron hanno sempre optato per un approccio molto diretto, quindi essenzialmente action, a parte per alcuni esperimenti risalenti ai primi anni '90 (chi se lo ricorda il gioco di guida open world del 1991 sviluppato da un'allora semi-sconosciuta Bethesda?), ed effettivamente mancava un titolo che provasse a rendere in modo più ampio la guerra tra uomini e macchine.

Abbiamo quindi provato Terminator: Dark Fate - Defiance con una certa curiosità e con grandi aspettative, che per ora sono state ripagate, come vi andremo a raccontare.

Gameplay

Terminator: Dark Fate - Defiance è un gioco in cui posizionare bene le truppe sembra essere tutto
Terminator: Dark Fate - Defiance è un gioco in cui posizionare bene le truppe sembra essere tutto

In Terminator: Dark Fate - Defiance ciò che conta di più sembra essere il posizionamento. Slitherine ci ha permesso di provare tre missioni della campagna principale, in cui abbiamo avuto modo di assaggiare alcune dinamiche di gioco, che cercano in ogni modo di rendere il conflitto raccontato dalla serie in modo verosimile, coinvolgendo il giocatore con un'adesione incondizionata a quello che è l'immaginario di Terminator sedimentatosi nel corso degli anni. Quindi, che si combatta in una città in rovina, lungo un passo di montagna o dentro a una base ben organizzata, le macchine sono inarrestabili. Gli umani possono solo rallentarle o scappare, salvando altri esseri umani o sacrificandosi per vincere. La Legione è troppo potente e ha la possibilità di inviare un numero praticamente illimitato di unità, tanto da riuscire a logorare anche la migliore delle difese.

In apparenza non ci troviamo di fronte a un titolo in cui bisogna accumulare risorse e unità, per poi partire alla carica e vincere la mappa, passando alla successiva. Qui abbiamo un numero limitato di truppe e dobbiamo fare di tutto per tenerle in vita, studiando bene come posizionarle, cercando di anticipare da dove arriveranno i nemici e di capire quando è il momento giusto per ritirarsi. Il gameplay è riuscito a trasmetterci un forte senso di oppressione, facendoci tirare un sospiro di sollievo alla fine di ogni missione. In questo senso sono strumentali alcuni accorgimenti adottati, come il sistema di coperture, che serve per creare dei punti di soppressione dell'avanzata degli avversari, dandoci un vantaggio tattico notevole, ma anche bloccandoci mentre vediamo l'esercito avversario avanzare verso di noi; o l'uso delle diverse unità, che hanno delle modalità d'impiego più mirato rispetto ad altri RTS. In questo caso però, va verificato se sarà così anche nel gioco finito, dove le cose potrebbero farsi molto più caotiche rispetto a ciò che abbiamo provato.

Le tre missioni

I nemici hanno una forza soverchiante
I nemici hanno una forza soverchiante

La prima missione di Terminator: Dark Fate - Defiance ci introduce direttamente alla situazione disperata in cui versa il genere umano nella serie. Abbiamo a disposizione solo un manipolo di soldati allo sbando, dopo che i loro ufficiali in comando sono stati eliminati dalla Legione. Dobbiamo quindi trovare un modo per rallentare l'avanzata delle macchine, attaccandole usando un palazzo come copertura, nel mentre dobbiamo recuperare veicoli e sopravvissuti, collaborando con altre truppe sparpagliate nell'area che si trovano nelle nostre stesse condizioni. Insomma, è una missione di riorganizzazione, che funziona anche da introduzione al gioco. Non si è rivelata molto difficile, com'è giusto che sia (in fondo è la prima), ma ci ha regalato qualche momento di tensione, soprattutto quando abbiamo iniziato a notare che i nemici non diminuivano mai davvero di numero e che non avremmo potuto sconfiggerli. Comunque sia, dopo averli rallentati un po' abbiamo raggruppato alcuni sopravvissuti e siamo fuggiti dall'area, mettendo fine alla schermaglia, ma perdendo definitivamente l'area.

Non aspettatevi di accumulare un'infinità di truppe e partire all'attacco
Non aspettatevi di accumulare un'infinità di truppe e partire all'attacco

La seconda missione ci ha invece riportati indietro di dieci anni rispetto ai fatti vissuti nella prima. Ci siamo ritrovati in un'area apparentemente sicura e libera dai robot nemici, che però presto si è trasformata in un inferno. Qui il gioco ci ha insegnato a sfruttare meglio i punti di appostamento, a usare in modo più efficace le unità e a gestire munizioni e veicoli. Anche in questo caso non abbiamo potuto scorrazzare liberamente per la mappa, ma abbiamo dovuto elaborare pazientemente una tattica difensiva, incentrata sullo sfruttare alcuni edifici come copertura e nel non esporre troppo i veicoli da trasporto per non essere soverchiati dalla Legione, i cui numeri, anche in questo caso, erano decisamente superiori ai nostri. Abbiamo anche dovuto difendere alcuni feriti particolarmente fragili, che hanno aggiunto un'ulteriore sfida alla mappa. Da notare che il gioco punisce subito con la sconfitta nel caso in cui non si raggiungano tutti gli obiettivi, anche quelli immediati. Rispetto alla missione precedente abbiamo quindi dovuto sudare di più, imparando a conoscere meglio le differenze tra cecchini, fanteria, unità armate di lanciarazzi, veicoli corazzati e quant'altro.

Terminator: Dark Fate - Defiance potrebbe essere il gioco che mancava alla serie
Terminator: Dark Fate - Defiance potrebbe essere il gioco che mancava alla serie

Infine la terza missione, la più interessante e anche la più impegnativa, ci ha fatto vivere una situazione inedita sul campo di battaglia, non chiedendoci tanto di muovere le truppe avanzate, quanto di gestire le retrovie per riuscire a fornire forze fresche al fronte difensivo. I nostri uomini erano arroccati all'ingresso di una base rifugio e abbiamo dovuto sudare le letterali sette camicie per fermare l'avanzata della Legione, che ha seguito le truppe in ritirata dalla missione precedente, scoprendo questo luogo segreto. Qui abbiamo anche appreso l'importanza di trappole e torrette all'interno dell'economia di gioco.

Come prima, abbiamo vinto, ma a che prezzo? In effetti in Terminator: Dark Fate - Defiance sembra di aver preso schiaffi dai nemici anche quando si sono raggiunti tutti gli obiettivi prefissati, il che non è male perché contribuisce molto a creare un'atmosfera di profonda disperazione, che richiama inevitabilmente quella vissuta dal genere umano della serie. Nel caso in cui vogliate provare a contrastare l'avanzata delle macchine, il prossimo 9 ottobre su Steam sarà pubblicata una demo di Terminator: Dark Fate - Defiance in occasione della Steam Next Fest.

In linea di massima quello che abbiamo potuto provare di Terminator: Dark Fate - Defiance ci è piaciuto molto. Le tre missioni si sono dimostrate abbastanza varie, nonostante ruotino tutte intorno allo stesso concetto di resistenza alle macchine. Abbiamo riscontrato qualche macchinosità nell'interfaccia, con il tutorial integrato che non ci ha spiegato proprio tutto ciò che dovevamo sapere per proseguire, ma in ogni caso abbiamo compensato con l'esperienza, arrivando alla fine della demo senza grossi problemi. In questa fase, comunque, è difficile dare un giudizio più ampio sull'esperienza, visto che abbiamo comunque messo mano solo sull'inizio del gioco, per un totale di circa un'ora e mezza di gameplay. Staremo a vedere se la versione definitiva confermerà le buone impressioni avute o se le confuterà inesorabilmente.

CERTEZZE

  • L'atmosfera è ottima
  • Uno strategico in tempo reale con le sue peculiarità

DUBBI

  • L'interfaccia è da oliare un po'