13

The Case of the Golden Idol: il provato di un’ispirata avventura investigativa punta e clicca

Abbiamo provato The Case of the Golden Idol, un punta e clicca investigativo che sembra direttamente uscito dall'epoca d'oro delle avventure LucasArts.

PROVATO di Gianluca Musso   —   03/09/2022

Come l'accoglienza ricevuta da Return to Monkey Island ha saputo dimostrare, il pubblico ha ancora una gran fame per le avventure interattive vecchio stampo, un genere che nonostante l'età sta lentamente riemergendo dal florido sottobosco delle esperienze videoludiche indipendenti. Tra queste, una è riuscita recentemente a catturare l'attenzione di Lucas Pope, acclamato autore di gioielli come Papers, Please e Return of the Obra Dinn, e di altri apprezzati veterani dell'industria, tutti d'accordo nel premiare il lavoro di due sviluppatori lettoni, Andrejs e Ernests Klavins, impegnati nella realizzazione del loro titolo d'esordio, The Case of the Golden Idol.

Il gioco era apparso per la prima volta sul palco del Future Game Show alla Gamescom 2022, con un trailer d'annuncio che faceva riferimento a una demo disponibile su Steam in queste settimane di fine estate. Non potevamo esimerci dall'esplorare le peculiari atmosfere di questa caratteristica avventura investigativa, ed ecco nel nostro provato di The Case of the Golden Idol tutto quello che c'è da sapere - e quello che potrete aspettarvi - dall'opera prima dei fratelli Klavins. Dopo aver conquistato Lucas Pope, riuscirà a sedurre anche voi?

La più classica delle maledizioni

Una delle ambientazioni della demo
Una delle ambientazioni della demo

Che The Case of the Golden Idol avesse carattere da vendere lo si poteva intravedere già nel suo trailer d'annuncio, utile a mettere in luce tutte le qualità uniche del titolo sviluppato da Color Gray Games, lo studio messo in piedi dai due fratelli. Il gioco non incarna una vera e propria avventura, ma mette invece in scena una serie di 12 misteriose morti collegate da un sottotesto narrativo particolarmente evidente, che però emerge solo dall'analisi dei tanti indizi che popolano ogni scena del crimine.

È prestissimo per speculare su quale indirizzo vorrà prendere la trama di The Case of the Golden Idol, ma la demo ci ha permesso di esplorare i primi tre scenari e tutto sembra ruotare attorno a un preziosissimo idolo dorato, che condanna però chi ne è in possesso a una dipartita particolarmente prematura e alquanto violenta.

Tutto inizia nel 1742, quando due esploratori lo portano alla luce in un'isola deserta, e da lì potremo seguirne le sorti investigando sulle morti di tutti i suoi proprietari. Tra brutali omicidi, misteriose sette e indecifrabili decessi, le quasi due ore trascorse in compagnia del gioco sviluppato dai fratelli Klavins ci hanno trasmesso ottime sensazioni sulla componente narrativa di The Case of the Golden Idol, anche se è evidente che la struttura del titolo, che non prevede un vero e proprio protagonista e affida il racconto agli indizi disseminati per lo scenario, tende a focalizzarsi maggiormente sulle peculiarità di un gameplay fuori dall'ordinario e squisitamente originale.

Nessun timore nemmeno sul fronte della longevità: abbiamo completato i tre livelli della demo in circa un'ora e mezza e se da un lato è vero che dopo aver appreso i rudimenti delle investigazioni è molto più semplice muoversi negli scenari, dall'altro ci siamo accorti che la complessità di questi ultimi aumenta capitolo dopo capitolo.

Un punta e clicca investigativo fuori dal comune

Ecco come si presenta la schermata della risoluzione del caso
Ecco come si presenta la schermata della risoluzione del caso

Come funziona, nel concreto, un'investigazione di The Case of the Golden Idol? Ogni scenario si compone di due fasi distinte, la prima dedicata alla raccolta degli indizi e la seconda alla ricostruzione dei fatti. Si comincia sulla scena del crimine, e qui l'obiettivo è sempre quello di raccogliere più informazioni possibili setacciando accuratamente l'ambientazione, un po' come accadeva nei rompicapi delle storiche avventure LucasArts con le quali l'opera di Color Gray Games condivide il delizioso stile grafico in pixel art.

Gli indizi sono rappresentati da parole, che una volta scoperte finiscono nel diario dell'investigatore nella parte bassa dell'interfaccia, pronte a essere messe assieme durante la ricostruzione del delitto. In questa fase, a cui si può accedere in ogni momento per schiarirsi le idee sull'accaduto, saremo chiamati a completare un diario che spiega cos'è successo alla vittima, trascinando con il mouse le parole scovate durante l'investigazione nello slot corretto. Sarà incredibilmente prezioso procedere per gradi, dando ad esempio un volto e un nome a tutte le persone coinvolte, o localizzando l'esatta posizione del misfatto raccogliendo informazioni da mappe e altri documenti nascosti nell'area.

Ogni piccolo dettaglio della scena del crimine può nascondere una parola fondamentale per la risoluzione del caso
Ogni piccolo dettaglio della scena del crimine può nascondere una parola fondamentale per la risoluzione del caso

Per risolvere gli enigmi ci vorrà quindi un buon occhio per scovare le parole all'interno del livello (è presente una modalità che evidenzia i punti cliccabili dell'ambientazione, ma ve la sconsigliamo), e soprattutto una raffinata capacità di analisi, anche perché nei capitoli presenti della demo ci è capitato spesso di dover ragionare per esclusione, senza che ci fossero indizi diretti alla risoluzione del caso. Il terzo scenario è stato significativamente più profondo e complesso dei primi due, quindi la nostra speranza è quella di trovarci di fronte a misteri via via più intricati, e non vediamo l'ora di scoprire cosa saranno stati in grado di mettere assieme Andrejs e Ernests Klavins nelle fasi più avanzate dell'avventura.

Non c'è che dire, The Case of the Golden Idol ha saputo vincere il nostro interesse, e non solo per gli endorsement di Pope e degli altri veterani dell'industria. Il titolo di Color Gray Games ha tutto l'aspetto di un'avventura investigativa semplicemente brillante, anche se sarà necessario attendere l'uscita ufficiale per mettere alla prova la qualità della narrazione e la varietà dei casi. Potrebbe non mancare molto, perché la demo si conclude con un ultimo enigma, che una volta risolto dà appuntamento al giocatore agli ultimi giorni di settembre. Che si tratti dell'annuncio di una data d'uscita?

Lucas Pope non ci vede lungo, ma lunghissimo. Proprio come l'autore di Papers, Please, anche noi abbiamo adorato ogni minuto della demo di The Case of the Golden Idol, e anche se c'è ancora tanto da mettere alla prova, dalla qualità del racconto alla varietà degli enigmi, siamo fiduciosi della buona riuscita dell'avventura investigativa composta da Andrejs e Ernests Klavins. L'idea di affidare la risoluzione dei casi alla raccolta di semplici parole è brillante, così come ci è sembrata azzeccata la scelta di uno stile grafico molto vicino a quella pixel art che caratterizzava i vecchi capolavori punta e clicca targati LucasArts. Il genere sta lentamente risorgendo dalle sue ceneri, e noi non potremmo essere più contenti di così.

CERTEZZE

  • Idea di gameplay azzeccata e originale
  • Gli enigmi sono sufficientemente complessi
  • Stile grafico molto ispirato

DUBBI

  • Tutta da testare la qualità del racconto