Il 2024 è stato un anno di grandi festeggiamenti per The Elder Scrolls Online, vuoi perché l'opera degli Zenimax Online Studios ha raggiunto la veneranda età di dieci anni, vuoi perché Matt Firor e il suo team di veterani hanno finalmente rivelato i numeri dietro l'operazione, confermando le tesi che ipotizzavano gli enormi guadagni generati dal MMORPG ambientato a Tamriel. Ma se da una parte l'espansione - o "Chapter", come viene definita su queste sponde - Gold Road è stata ben accolta sul fronte della narrazione, dall'altra è stata protagonista di una flessione nei numeri dell'utenza che a conti fatti sta caratterizzando la maggior parte delle esperienze di questo genere, ormai trainate dal solo nucleo di pubblico più affezionato.
Così The Elder Scrolls Online si prepara a cambiare faccia: il futuro di "TESO" sembra passare prima di tutto dal tentativo di attrarre nuovi giocatori, come testimoniato dal primo trailer live-action mai realizzato per il titolo ma soprattutto dal completo restauro che toccherà le aree iniziali del mondo di gioco. Ciò detto, gli sviluppatori sono ben consapevoli che il successo del progetto passa principalmente dall'affetto del pubblico affezionato, dunque hanno deciso di stravolgere la formula di distribuzione e la maggior parte dei sistemi centrali: fra l'introduzione del contenuto stagionale - a partite dalla Season of the Worm Cult - passando per il totale rifacimento dell'apparato PvP, per arrivare all'introduzione delle sottoclassi, abbiamo scoperto in anteprima il futuro di The Elder Scrolls Online.
Aggiornamenti al mondo di gioco e ritorno dei giocatori
Nel corso dell'ultimo anno gli sviluppatori hanno dedicato diversi sforzi al restauro tecnico e grafico di Tamriel: tutte le potenziali aree iniziali sono state completamente rinnovate per offrire un colpo d'occhio decisamente più efficace e fornire la migliore esperienza possibile ai neofiti - una scelta, questa che sta caratterizzando diversi MMORPG - ma il team di Zenimax Online ha deciso di focalizzarsi in particolar modo sull'esperienza utente di chi ha abbandonato da anni le sponde del progetto.
Ormai The Elder Scrolls Online è un videogioco immenso, capitolo dopo capitolo ha ampliato enormemente gli orizzonti di Tamriel e soprattutto la mole di meccaniche di gioco, dunque sono state erette delle "Welcome Back Features" dotate di un duplice scopo: da una parte mirano ad aiutare chi abbia già provato il titolo a rigettarsi lentamente nei sistemi e a prendere confidenza con tutte le novità, dall'altra vogliono incanalare tali giocatori in maniera organica sui binari della narrazione.
Dopo la revisione del tutorial i lavori non si fermeranno: le zone iniziali saranno solo le prime protagoniste di un "revamp" grafico destinato a proseguire anche nei prossimi mesi, al fine di colmare il più possibile il divario tecnico rispetto al lancio avvenuto ormai oltre dieci anni fa.
Le Stagioni e le Seasons of the Worm Cult
Il cambiamento più grande nella formula di TESO riguarda l'introduzione del contenuto stagionale in sostituzione dei Chapter: anziché optare per singole e corpose iniezioni di contenuti - altresì caratterizzate da aggiornamenti periodici - il nuovo modello stagionale sarà ricamato attorno al rilascio di Seasons caratterizzate da una durata compresa fra i tre e i sei mesi che scandiranno l'incedere dell'annata su Tamriel introducendo lentamente nuove storie, nuove meccaniche e nuove attività.
Si tratta di un modello all'apparenza simile a quello già incontrato sulle sponde di altri giochi come servizi, come per esempio Destiny, pensato per garantire agli sviluppatori una flessibilità maggiore rispetto alle ristrettezze delle classiche espansioni. Non c'è bisogno di dire che si tratta di una formula dotata di pro e di contro: se da una parte consentirà ai creativi di sparigliare le carte in tavola con grande facilità ed è indubbiamente più leggera in fase di produzione, dall'altra è capitato spesso che si traducesse nell'emersione di pochi contenuti destinati a esaurirsi molto rapidamente, senza portare i grandi scossoni che ci si aspetterebbe dal modello tradizionale. Nel caso specifico di TESO, ovviamente, solo il tempo saprà dire se si rivelerà il percorso vincente.
Questo terremoto sarà accompagnato dal grande ritorno alle origini incarnato dalle Seasons of the Worm Cult: per quanto riguarda la narrazione, infatti, si tornerà proprio alle origini di The Elder Scrolls Online, riesumando il Culto dei Vermi e il principe daedrico Molag-Bal, grandi protagonisti della grande trama al centro della versione "vanilla" dell'opera. Sono passati dieci anni dal momento dell'apertura dei cancelli su questo MMORPG e ora, a distanza di undici anni, sta per vedere luce un sequel diretto della vicenda originale, primo contenuto soggetto alla cura stagionale annunciata da Matt Firor.



Tutto avrà inizio il prossimo giugno con l'introduzione di Solstice, isola tropicale al largo della costa sud di Tamriel che ospita prevalentemente Argoniani ed Elfi Alti, caratterizzata dalla presenza della città marittima di Sunport e da scenari punteggiati di antiche rovine. Non si tratta, tuttavia, di un'ambientazione puramente vacanziera come quello che ha segnato altri grandi MMORPG: il Culto dei Vermi ha infatti costruito delle roccaforti sull'isola al fine di estrarre le anime dei locali per raggiungere un misterioso e nefasto scopo. Sfruttando la connessione con la narrazione originale, Zenimax Online intende riportare sul palcoscenico diversi personaggi chiave della sua versione di Tamriel, come per esempio Razum-Dar, Skordo, Gabrielle Benele e Vanus Galerion, per certi versi seguendo il percorso tracciato da Final Fantasy XIV e World of Warcraft nella costruzione di un cast volenteroso di lasciare il segno.
Questa prima fase, oltre ad aggiungere diverse tipologie di nemici daedra, aprirà anche i battenti su un Trial per 12 giocatori Ossain Cage ambientato nel piano di Coldharbour. La grande differenza rispetto al solito ciclo di pubblicazione risiede nel fatto che l'approdo a Solstice segna solamente l'inizio di una saga: l'isola è infatti attraversata da un imponente muro di anime creato dal Culto dei Vermi che separa la sezione occidentale - quella tropicale - da una orientale dotata di atmosfere decisamente più oscure. La seconda fase sarà dunque incentrata su un grande evento mondiale al quale dovranno prendere parte tutti i giocatori di ogni server, completando diverse attività con il fine ultimo di abbattere il muro, sbloccando dunque l'accesso alla regione est e a una serie di contenuti aggiuntivi solamente una volta che la missione condivisa sarà portata a termine.
Un approccio di questo genere, seppur già noto ad altri universi virtuali, è la prima volta che trova spazio in The Elder Scrolls Online: una volta che il muro sarà caduto l'ultimo quadrimestre diventerà protagonista della battaglia finale contro i servitori di Molag Bal, introducendo ancora una volta un'ondata di contenuti e avviando la conclusione questo primo esperimento stagionale. In linea generale si tratta di un cambiamento bello grosso, perché da ora in avanti il mese di giugno sarà solo il primo passo in un cammino destinato a progredire a scaglioni, fra l'altro legato a un nuovo "Content Pass" stagionale pensato per adeguare il sistema di monetizzazione alla nuova ricetta. Gli sviluppatori hanno confermato che quest'anno segnerà un periodo di transizione, una specie di mix fra Chapters e Seasons, dopodiché il futuro del MMORPG cambierà per sempre.
Subclasses - Sottoclassi
La modifica più impattante fra quelle che hanno toccato i sistemi di gioco risiede indubbiamente nell'introduzione delle Subclasses, ovvero le classiche sottoclassi: questa dinamica consentirà ai giocatori di sbloccare e utilizzare alberi delle abilità aggiuntivi oltre a quello della propria classe iniziale, stravolgendo completamente l'intera esperienza TESO, riscrivendo tutti gli equilibri fra le opzioni disponibili e dando vita - almeno sulla carta - a una varietà senza precedenti in termini di personalizzazione.
Una volta raggiunto il livello 50 sarà possibile aggiungere e rimuovere gli alberi delle abilità di un'altra classe, di fatto realizzando 3000 diverse potenziali combinazioni di tecniche e permettendo di utilizzare tali kit senza la necessità di creare nuovi personaggi da zero. Di riflesso, tutti i progressi ottenuti con i personaggi secondari diventeranno di fatto "Account Wide", consentendo di concentrarsi su un singolo personaggio con il quale vivere l'interezza di TESO. Al momento è noto che per sbloccare le abilità di altre classi serviranno il doppio degli Skill Points, dunque non sembrano sussistere particolari restrizioni volte a limitare la creatività: sarà possibile incarnare evocatori, elementalisti, piromanti e quant'altro. Si tratta di un sistema talmente rivoluzionario da risultare altrettanto rischioso: se lo scopo era quello di generare uno scossone gli sviluppatori sono indubbiamente riusciti nell'intento, le strategie più efficaci saranno riscritte da zero, ma la contropartita potrebbe nascondersi in una perdita d'identità generalizzata per le classi base e nell'imposizione di un META ancor più ristretto che in passato.
PvP - Cyrodiil Champions
Se siete veterani di The Elder Scrolls Online - o se semplicemente ne avete sentito parlare nel corso degli anni - è molto probabile che la ragione risieda nel particolare approccio al PvP, perché l'immensa regione open world di Cyrodiil ha sempre rappresentato il cuore pulsante degli scontri multigiocatore massivi al centro del progetto di Zenimax Online. Divisi nelle tre principali fazioni, i giocatori si affrontavano in schermaglie, assedi e battaglie campali con il fine di conquistare roccaforti, impadronirsi di antiche pergamene e magari sedere sul trono dell'imperatore. Fino a questo momento il PvP è sempre stato caratterizzato dalla traslazione in scala uno a uno dell'esperienza in giocatore singolo, ma ora in avanti le cose potrebbero cambiare profondamente.
Con l'introduzione di Cyrodiil Champions - ancora in fase di test - i giocatori non avranno più accesso alle proprie build, ma potranno utilizzare classi e abilità predefinite, costruite appositamente per offrire un'esperienza bilanciata e approcciabile per chiunque, senza premiare combinazioni particolarmente efficaci o chi abbia ottenuto un vantaggio sul puro piano statistico. Anche in questo caso si tratta di una decisione che mette sul piatto una serie di pro e di contro, limitando l'espressione individuale ma muovendosi al contempo in una direzione maggiormente controllata, equa e caratterizzata da situazioni sempre riconoscibili. La speranza è che gli sviluppatori trovino una quadra, riuscendo a ripopolare le istanze PvP con centinaia di giocatori.
Alcune considerazioni
Come tutti i grandi MMORPG che riescono a sopravvivere per oltre una decade, anche The Elder Scrolls Online si trova costretto ad affrontare le sfide tipiche di questo genere: offrire, oggi, sistemi di gioco freschi a partire da un'architettura che appartiene a un'altra epoca non è affatto semplice, anzi, analizzando alcune lezioni impartite dalla concorrenza si potrebbe sostenere che si tratta di un compito apparentemente impossibile. Gli sviluppatori si stanno trovando sempre più spesso di fronte a un bivio che non fa prigionieri: è possibile optare per la continuità e l'omogeneizzazione, scommettendo sul pubblico affezionato e cercando di attrarre nuovi consumatori, oppure mescolare le carte, introducendo sistemi in stile "liberi tutti" e navigando con la corrente.
Gli Zenimax Online Studios hanno cercato di posizionarsi a metà strada, tendendo la mano ai nuovi arrivati e ai giocatori di ritorno senza lesinare sull'integrazione di meccaniche - su tutte quella delle sottoclassi - che riscrivono completamente gli equilibri. Il passaggio al sistema di stagioni, di converso, sembra ormai un approdo inevitabile per le esperienze di stampo MMORPG, al punto tale che, ciascuno a modo suo, tutti i più grandi esponenti del genere stanno gestendo la pubblicazione di contenuti in maniera decisamente diversa rispetto agli standard del passato. La domanda destinata a rimanere senza risposta è se questi colossi riusciranno a ripetersi nel corso della prossima decade, nei confini di un mercato molto diverso da quello che erano riusciti a dominare. Potete iniziare a scoprirlo fin da subito, provando il prologo che è disponibile a partire da questo momento in The Elder Scrolls Online.
The Elder Scrolls Online cambia (leggermente) faccia sotto diversi punti di vista: l'introduzione del contenuto stagionale segna un cambiamento dell'approccio ai contenuti, le Seasons of the Worm Cult riportano la narrazione fino alle origini, Cyrodiil Champions rivoluziona l'esperienza PvP, mentre il sistema di sottoclassi apre nuovi strati di profondità in materia di personalizzazione del personaggio. Aggiungendo al calderone il costante restauro estetico delle regioni più vetuste e l'implementazione di sistemi per accogliere i giocatori di ritorno, gli Zenimax Online Studios vorrebbero proiettare il loro MMORPG in un futuro che sappia replicare gli ultimi dieci anni di successi. Basterà, tutto questo, per donare nuova linfa vitale a un progetto intrinsecamente fondato su idee e sistemi che ormai appartengono a un'altra epoca?
CERTEZZE
- La narrazione torna alle origini e a Molag Bal
- Cyrodiil Champions potrebbe resuscitare il PvP
- Le sottoclassi stravolgono le dinamiche di gioco
DUBBI
- I grandi MMORPG sono ormai ancorati a dinamiche e difetti antichi
- Spesso il contenuto stagionale è un'arma a doppio taglio
- L'identità delle classi sparirà?