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The Fabulous Fear Machine, il provato di uno strategico che ci insegna come diffondere paura e odio

Il provato di The Fabulous Fear Machine, uno strategico gestionale che ci insegna come diffondere paura e odio per far passare il nostro messaggio

PROVATO di Simone Tagliaferri   —   24/04/2022

Fictiorama Studios è una software house estremamente sottovalutata, nonostante abbia sempre firmato delle opere coraggiose e dai temi impegnativi, dando un'impronta autoriale a tutti i generi che ha toccato, a partire dall'avventura grafica Dead Synchronicity: Tomorrow Comes Today, passando per l'eccellente Do Not Feed the Monkeys, che affrontava un argomento vicino a quello del loro nuovo gioco, uno strategico gestionale con un forte focus sul lato narrativo incentrato sulle meccaniche di diffusione delle false notizie, create a vantaggio di realtà economiche e politiche che agiscono solo per i loro interessi. È quindi con grande curiosità che abbiamo provato la demo di The Fabulous Fear Machine, rimanendone coinvolti e incuriositi.

Meccaniche di gioco

Spargere la paura ci permetterà di battere i concorrenti
Spargere la paura ci permetterà di battere i concorrenti

Oltre al tutorial, che spiega molto bene le meccaniche di gioco, la demo di The Fabulous Fear Machine offre una missione della prima campagna, in cui vestiremo il ruolo di una scienziata assoldata da una casa farmaceutica che vuole diventare monopolista nel Regno Unito e in Irlanda. Le meccaniche di gioco sembrano complicate, ma in realtà sono molto semplici, se prese nel loro complesso. Piantato il seme della paura in un territorio (letteralmente un bulbo), si può iniziare a costruire una rete di false notizie decidendo quali diffondere in determinati territori, a seconda del messaggio che si vuole far passare. Per farlo bisogna cercare dei luoghi di diffusione adatti nelle città principali, ben visibili sulla mappa.

Ogni città può contenere più luoghi in cui spargere allarmismo e produrre gli elementi che servono a far sviluppare le singole storie (di base delle risorse che possono essere spese sulle stesse per farle aumentare di grado). La velocità della produzione dipende dal livello e dall'abilità dell'agente usato (ne riparleremo più avanti). Più storie si attivano in un territorio, più le si fa crescere di grado (azzeccando magari le parole chiave per renderle più efficaci) più questo si riempirà di paura, visualizzata sulla mappa come una massa gorgogliante che si spande senza scampo, una specie di tumore che va piano piano a riempiere l'intera nazione.

Quando la paura ha raggiunto una certa quota, diversa per ogni stato, si può far passare il messaggio selezionato all'inizio della missione, che ci darà il controllo del territorio. A metterci i bastoni tra le ruote ci penseranno i concorrenti, che tenteranno di far passare il loro messaggio al posto del nostro e che dovremo fermare facendo infiltrare gli agenti nelle loro basi per trovare degli elementi con cui ricattarli, così da togliergli la possibilità di agire. Di tanto in tanto appariranno anche alcuni eventi sulla mappa, che andranno affrontati in modo diverse a seconda delle richieste. Nella demo non abbiamo trovato particolari difficoltà, ma immaginiamo che nella versione finale le cose si complicheranno e si dovranno affrontare concorrenti più agguerriti ed eventi più complicati.

Come avete letto, abbiamo citato più volte gli agenti. Questi sono dei servitori, raffigurati come dei dummy, che possono essere impiegati praticamente per ogni cosa e che sono essenziali per la produzione.

Chi si nasconde dietro l'indovino?
Chi si nasconde dietro l'indovino?

Ad esempio possiamo fargli produrre delle risorse in una città, possiamo fargli compiere delle ricerche per sbloccare una nuova piazza di diffusione di notizie false o possiamo ordinargli di fermare un certo evento. Ogni azione richiede un certo numero di giorni per essere compiuta, quindi va considerata rispetto alle priorità del momento. Ad esempio è meglio fermare prima un avversario che produrre una risorsa, altrimenti si rischia di perdere irrimediabilmente un certo territorio. Più gli agenti agiscono, più accumulano esperienza, salendo di livello. Questo li fa diventare più capaci in determinati compiti. Ad esempio possono produrre più velocemente o possono dare risultati più efficaci durante le infiltrazioni.

Gameplay

La paura richiede la conoscenza di popoli e territori
La paura richiede la conoscenza di popoli e territori

Dal punto di vista del gameplay, il titolo di Fictiorama Studios appare davvero interessante, quantomeno nei presupposti di fondo che lo regolano. Da sottolineare il focus messo dallo studio di sviluppo sul lato narrativo, che rende il tutto ancora più intrigante, tra sequenze d'intermezzo a fumetti e storie personali degli agenti che vengono raccontate quando salgono di livello. Detto questo The Fabulous Fear Machine incappa inevitabilmente in un paradosso abbastanza scontato, quanto interessante: per tentare di svelare le dinamiche di diffusione di teorie del complotto e false notizie, mette in scena dei complotti. Ora, dalla sola demo è impossibile dire dove andrà a parare il gioco, narrativamente parlando, quindi non si possono trarre conclusioni in merito.

Gli intermezzi narrativi sono raccontati tramite dei fumetti
Gli intermezzi narrativi sono raccontati tramite dei fumetti

Comunque sia vale la pena di sottolineare come la protagonista della campagna venga contattata da un'associazione misteriosa, che comunica tramite il pupazzo di un indovino, con tanto di turbante, occhi brillanti e palla di vetro, e svolga le sue funzioni seguendo gli ordini di sconosciuti, i cui veri obiettivi non sono chiariti in alcun modo. Ella stessa ha un passato poco chiaro, che sembra opprimerla e guidarla nella sua discesa verso l'inferno. Interessante da questo punto di vista anche il ricorso a uno stile grafico da fumetto pulp, che rimanda allo stile di conduzione del racconto scelto per il gioco.

The Fabulous Fear Machine ci è piaciuto, nonostante l'unica missione giocabile non ci abbia poi messo troppo in difficoltà. Complessivamente è un gioco da tenere d'occhio, sia per il tema che tratta, diverso da quello del titolo medio, sia per alcune scelte stilistiche, che potrebbero rivelarsi vincenti. Tecnicamente molto semplice, ma stilisticamente efficace, potrebbe essere una piccola rivelazione, sempre che gli sviluppatori riescano ad affrontare efficacemente i paradossi che inevitabilmente finisce per generare e amplino un po' le meccaniche, per creare maggiore varietà.

CERTEZZE

  • Il tema è interessante
  • Stilisticamente efficace

DUBBI

  • Sarà abbastanza vario?
  • Complotti per svelare la natura dei complotti?