La vita è breve e quella di una mosca lo è ancora di più. Sulla carta, Time Flies è un gioco di una comicità unica: dopo gli irriverenti KIDS e PLUG & PLAY, il game designer svizzero Michael Frei ha iniziato a lavorare a un altro videogioco che è tutto un susseguirsi di gag e situazioni assurde. Sviluppato stavolta in collaborazione con il programmatore Raphaël Munoz, quest'opera mette nei panni di una piccola mosca che, nel poco tempo che ha da vivere, deve cercare di completare quanti più obiettivi nella propria lista di cose da fare.
Cose come "Imparare a suonare uno strumento", "ubriacarsi" e "farsi degli amici" sono solo alcuni degli obiettivi nella lista, ma l'elenco è lungo e il tempo vola, e quasi sicuramente vedremo la mosca morire senza aver realizzato tutti i suoi desideri della vita. Un po' tetro, specialmente per chi si avvia verso i quarant'anni e comincia a farsi due domande. Allora, perché continuiamo a ridere?
Zitto e mosca
Mentre provo assieme a Michael Frei il suo gioco, lo sviluppatore mi racconta la sua lista dei desideri. Vorrebbe trasferirsi in Giappone e trovare un equilibrio nella vita, lavorando il giusto e trovando tempo per sé. È chiaramente un argomento che l'autore sente vicino, ma mentre altri sviluppatori lo avrebbero raccontato attraverso esperienze narrative più seriose, Frei ha messo in piedi un gioco buffo e sarcastico, in cui ogni gag ha un retrogusto amaro ma non può non strappare un sorriso.
Le interazioni sono molto semplici, e vanno dal toccare le corde di una chitarra, infilarsi in un lampadario o far cadere un libro da uno scaffale e cominciare a leggerlo. I vecchi giochi mobile dello sviluppatore hanno sempre avuto un'interfaccia estremamente immediata e intuitiva, e per Time Flies vale lo stesso, visto che per muovere la mosca e interagire con il mondo si usa unicamente lo stick analogico.
Ogni obiettivo della lista è una battuta, un insegnamento di vita o un gioco di parole che suggerisce in che modo bisogna interagire con l'ambiente. Per fare un esempio, "Roll with it" può essere tradotto come "vai avanti così", un invito ad adattarsi e a prendere la vita come viene. Oppure può essere tradotto in maniera del tutto letterale, e suggerirvi di interagire con un rotolo di carta igienica ("roll", appunto). È chiaro che molti di questi giochi di parole finiranno per perdere completamente il loro doppio senso qualora il gioco venisse tradotto in altre lingue, ed è forse questo il motivo per cui Panic non ha ancora deciso se localizzerà Time Flies in italiano (o in qualsiasi altra lingua).
Il più delle volte si risolvono gli obiettivi mentre si esplorano le varie stanze e si interagisce con gli oggetti, cercando di spuntare quanti più desideri nel poco tempo a disposizione; poi si muore, si ricomincia, e si esplorano altre stanze. Dopo un po' di tentativi, quando mancano giusto un paio di obiettivi da scoprire, il gioco diventa quasi un puzzle da risolvere: i nomi della lista diventano degli indizi, e alla fine bisogna ottimizzare gli spostamenti tra le stanze per riuscire a completare tutte le interazioni nel poco tempo a disposizione.
Una volta completato il livello, si passa a un'altra ambientazione con nuovi oggetti e una nuova lista dei desideri: "Raggiunti tutti gli obiettivi della vita, è come se ti reincarnassi in un'altra mosca in un altro posto", spiega Frei, infilando anche una prospettiva buddista a questo buffo videogioco in bianco e nero.
Che strana esperienza è Time Flies. Da un lato fa sorridere a ogni interazione col mondo e a ogni sagace gioco di parole. I disegni sono bizzarri e il modo in cui si muove questa mosca è sempre ridicolo, invitando a interagire con ogni singolo oggetto. Eppure, dopo una certa età, questo videogioco su una piccola mosca che ha troppo poco tempo per realizzare tutti i suoi obiettivi nella vita assume un retrogusto un po' più amaro: siete di quelli che volano da una parte all'altra per realizzare tutte le vostre aspirazioni? Oppure volete godervi il momento e rilassarvi, magari passando il vostro tempo davanti a uno schermo?
CERTEZZE
- Pieno zeppo di gag divertenti
- La grafica buffa ed essenziale è adorabile
DUBBI
- Tradotto in italiano perderebbe la sua efficacia
- Perché mi sono intristito?