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Total War: Pharaoh, abbiamo giocato in anteprima lo strategico di Creative Assembly

Total War: Pharaoh propone un nuovo scenario, un nuovo ritmo di gioco, meteo ed elementi dinamici nel primo vero Total War di Creative Assembly Sofia.

Total War: Pharaoh, abbiamo giocato in anteprima lo strategico di Creative Assembly
PROVATO di Francesco Serino   —   01/06/2023

Abbiamo provato Total War: Pharaoh lungo tre emozionanti scontri pensati per far emergere i suoi nuovi punti di forza, abbiamo parlato con la capo progetto e il director e siamo stati zitti e buoni durante i trenta minuti di presentazione. Qui è dove vi raccontiamo tutto.

Due anime

Total War: Pharaoh: Non abbiamo potuto provare il fuoco dinamico, ma solo per un problema di ottimizzazione e bilanciamento
Total War: Pharaoh: Non abbiamo potuto provare il fuoco dinamico, ma solo per un problema di ottimizzazione e bilanciamento

Total War è una serie particolare, una delle poche a essere riuscita a unire nello stesso gioco uno strategico militare a un gestionale tattico. Dal punto di vista del giocatore questo significa poter gestire un impero, e combattere da generalissimo le sue guerre proprio sul campo di battaglia, urlando ordini ad ogni plotone ed eroe. Nel corso degli anni la serie ha esplorato diverse epoche, ottenendo grande successo anche in campo fantasy con gli straordinari Total War: Warhammer. L'ultimo capitolo storico è stato anche il più venduto di sempre: Total War: Three Kingdoms ha beneficiato di un impianto ludico oramai rodatissimo e di un'ambientazione che ha puntato dritto al popolosissimo, e orientato prevalentemente su PC, mercato cinese. Gli appassionati erano quindi molto curiosi di capire in che direzione si sarebbe mossa la serie dopo questo grande successo, e da qualche giorno il mistero è stato finalmente svelato: benvenuti in Egitto!

Ci troviamo alla fine dell'Età del Bronzo, ovvero quando l'Egitto è alla sua massima espansione culturale, economica e territoriale. Anche se non lo sarà mai nella forma, la sostanza è quella dell'Impero. Quando si arriva così in alto però le fondamenta iniziano a traballare e così accadde lungo le rive del Nilo. Nemici sconosciuti ai confini, carestie, problemi sociali: l'Età del Bronzo sta collassando e un nuovo capitolo si sta per aggiungere ai libri di storia che si studieranno l'indomani. Il gioco verrà lanciato con otto fazioni suddivise in tre culture: egiziani, i popoli della Cananea più mediorientali e gli Ittiti, che in tanti hanno perseguitato al liceo. Si tratta di un'area geografica molto vasta, al cui interno non troveremo solo sabbia e deserto. Non possiamo dirvi molto del funzionamento delle altre culture, ma in Egitto vestiremo i panni del faraone, con tutte le responsabilità che questo comporterà.

Comanda in cielo

Total War: Pharaoh: gli assedi saranno tutti a 360° ma il sistema di Punti Vittoria è stato totalmente ripensato
Total War: Pharaoh: gli assedi saranno tutti a 360° ma il sistema di Punti Vittoria è stato totalmente ripensato

Ci sono diversi sistemi che ci permetteranno di sbloccare dei poteri quasi sovrannaturali, che influenzeranno diversi aspetti del territorio e della gestione dell'impero, sarà possibile costruire meraviglie e cambiare il pantheon delle divinità fino a imporre un radicale monoteismo. Avremo modo anche di influenzare il bilanciamento degli astri, elemento di gioco che potrà far cadere il mondo in uno stato oscuro, povero di raccolti e funestato dagli elementi, o di grazia e benessere. Queste fasi, su cui pare avremo una certa influenza, andranno a cambiare anche l'aspetto della mappa, che diventerà più cupa o più vivida. Ci sarà quindi anche un riscontro grafico, oltre che numerico. L'obiettivo è stato fin dall'inizio quello di creare un gioco molto dinamico, nel quale ogni campagna può andare in una direzione totalmente diversa della precedente. Ce lo conferma il menù che ci consentirà di cambiare ogni variabile di una partita, dal punto iniziale all'IA delle fazioni. Da quel che ci dicono, a seconda dello schieramento che sceglieremo potremo avere un gameplay più o meno rilassato, cosa importantissima per chi non ama i Total War proprio come Three Kingdoms, dove sei sempre di corsa ed è davvero difficile giocare sviluppando l'impero in altezza invece che in larghezza.

Armi appuntite

Total War: Pharaoh: per dare risalto alla splendida grafica, il gioco verrà lanciato con un photo mode ad alte prestazioni
Total War: Pharaoh: per dare risalto alla splendida grafica, il gioco verrà lanciato con un photo mode ad alte prestazioni

La parte gestionale non è stata però la protagonista di questa prima presentazione, che Creative Assembly e Sega hanno deciso di dedicare invece alle battaglie. Oltre alle informazioni raccolte dagli sviluppatori, abbiamo avuto anche l'opportunità di scaricare una demo del gioco dove ci è stato possibile giocare a tre diverse battaglie, ciascuna pensata per mostrare le più grandi novità di Total War: Pharaoh. I tre obiettivi che si erano prefissati gli sviluppatori erano offrire un ritmo che permettesse più controllo da parte dell'utente, rendere più realistico il movimento delle truppe sul campo di battaglia e donare all'esperienza un maggiore dinamismo. E dopo aver giocato le tre battaglie due volte ciascuna, ci sentiamo di dire che effettivamente il passo in avanti ci è sembrato notevole. Ci è piaciuta moltissimo la nuova velocità di gioco perché le sgambate delle truppe reagiscono meglio al terreno, rallentano e accelerano con maggiore precisione e realismo, senza contare che è più facile leggerne la fatica direttamente dall'animazione. La percezione è che sia tutto non più lento, ma più ragionato; anche gli scontri hanno di nuovo quelle animazioni altamente coreografiche messe nel tempo in disparte per una maggiore velocità e che qui ritrovano senso e ruolo.

Meteo e fuoco dinamico

Total War: Pharaoh, sarà possibile combattere in una grandissima varietà di scenari, popolati o meno
Total War: Pharaoh, sarà possibile combattere in una grandissima varietà di scenari, popolati o meno

Se per voi questo non è un grande cambiamento, non può non esserlo il meteo dinamico. Non solo questo può cambiare drammaticamente nel corso di una battaglia, ma sarà governato dal clima della zona in cui si combatte. Potremo imbatterci in tempeste di sabbia che danneggiano progressivamente le truppe, piogge torrenziali che trasformeranno le rive di laghi e fiumi in trappole di fango, temporali così devastanti da far crollare il morale dei soldati meno preparati. Anche l'andamento nella mappa tattica influenzerà le battaglie: se queste avverranno durante un'ondata di caldo particolarmente intensa, l'indicatore della fatica verrà consumato molto più velocemente. Potremo poi incendiare un'intera foresta, una città, e lo stesso potrà fare il nostro avversario; le fiamme si propagheranno in base alla presenza o meno di pioggia, e nella direzione e la forza con la quale soffierà il vento. In Total War: Pharaoh è stato aggiunto anche il degrado dell'armatura, un altro valore che ci ha divertito parecchio prendere in considerazione durante le battaglie che si sono protratte più a lungo.

Presa di posizione

Total War: Pharaoh: ogni fazione è pensata per offrire un approccio diverso al gioco
Total War: Pharaoh: ogni fazione è pensata per offrire un approccio diverso al gioco

Un'altra novità riguarda le "stance" che potremo far prendere ai plotoni. Oltre a ordinare alle truppe di tenere la posizione, ora potremo fargli spingere il nemico che hanno davanti per guadagnare terreno, o di arretrare lentamente senza però abbandonare il combattimento. L'idea ci piace, specialmente la funzione dell'arretramento controllato, ma al momento non è ancora tarata nel modo giusto, cosa confermata anche dagli stessi sviluppatori. Un gran bel numero di novità, non è vero? Forse addirittura inaspettato per questo primo vero Total War di Creative Assembly Sofia. Il team di sviluppo con base in Bulgaria, ex Black Sea Studios, ha infatti lavorato a due dei DLC di Total War: Rome II e ha sviluppato il mini Total War dedicato a Troy. Una bella responsabilità che sembra aver colto senza nessun tipo di paura, soggezione o altro, anzi al contrario vediamo una certa rassicurante convinzione di poter portare davvero qualcosa di nuovo alla serie.

Scenari di battaglia

Total War: Pharaoh: oltre a mappe più generiche, troverete diverse località uniche da attaccare e difendere
Total War: Pharaoh: oltre a mappe più generiche, troverete diverse località uniche da attaccare e difendere

Di coraggio ne abbiamo visto tanto nelle tre battaglie provate. La prima ci ha visto combattere Seti nei panni di Ramses, lungo una striscia di deserto caratterizzata dalla Grande Piramide all'orizzonte ed enormi banchi di sabbia dai quali abbiamo preso la rincorsa per delle cariche impossibili da fermare; in questo scenario una tempesta di sabbia più alta delle dune e delle piramidi si abbatte sugli eserciti, riducendo quasi a zero la visibilità e iniziando a grattare via la loro energia vitale. Nella seconda battaglia invece ci siamo dovuti difendere da Suppiluliuma in un ambiente misto e caratterizzato da un piccolo lago che sotto le piogge torrenziali si è presto trasformato in un pantano. Al di là del loro effetto sul gameplay, di cui apprezzeremo le sfumature solo con una versione più rifinita del gioco, stupisce anche la loro realizzazione tecnica.

Un po' di pioggerella non avrà risvolti particolarmente scenici, ma ai suoi estremi il sistema di meteo dinamico di Total War: Pharaoh può fare davvero spavento. I temporali, le tempeste di sabbia, sono grandi al punto da giganteggiare sulle truppe. Peccato non aver potuto giochicchiare con il fuoco, ma sarà per la prossima volta. La terza battaglia offerta era invece l'assedio di Menfi, dove abbiamo avuto modo di vedere fin dove può spingersi il motore grafico nei dettagli. Gli assedi in Pharaoh saranno prevalentemente a 360°, disporranno inoltre di diversi Punti di Conquista in modo da sfruttare l'intera mappa e scoraggiare le tattiche più passive.

Total War: Pharaoh uscirà su PC (Epic Store e Steam) il prossimo ottobre. Le novità apportate al sistema di combattimento sembrano molto interessanti, il meteo dinamico non è da meno e il nuovo ritmo di gioco ci ha subito colpito in positivo. Graficamente poi è davvero imponente, ma Creative Assembly da questo punto di vista ci ha sempre abituato molto bene. Ora dobbiamo capire se la parte tattica sarà all'altezza di quella strategica, e se quest'ambientazione così particolare e non così famosa dal punto di vista militare terrà testa a quelle passate.

CERTEZZE

  • Meteo dinamico imponente
  • Il nuovo ritmo delle battaglie, come si postano gli eserciti, ci è piaciuto tantissimo
  • Ottimo potenziale dalle nuove abilità delle truppe

DUBBI

  • Le altre culture saranno divertenti da giocare e rifinite come quella egiziana?
  • Tante nuove funzioni in battaglia, richiedono una nuova lunga fase di bilanciamento
  • Troveremo lo stesso numero di novità nella parte più gestionale?