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Towers of Aghasba, abbiamo visto in anteprima il sandbox open world in arrivo su PS5 e PC

Con il lancio in accesso anticipato di Towers of Aghasba fissato al mese prossimo su PC e PS5, abbiamo avuto l'occasione di vedere in azione il sandbox open-world di Dreamlit Games.

ANTEPRIMA di Stefano Paglia   —   23/10/2024
Uno scorcio dell'isola di Towers of Aghasba
Towers of Aghasba
Towers of Aghasba
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L'ultimo State of Play di Sony magari non sarà riuscito a convincere tutti, ma comunque ha messo in mostra alcuni titoli senza dubbio interessanti in arrivo nei prossimi mesi. Tra questi includiamo senza timori Towers of Aghasba, un ambizioso sandbox builder ambientato in un vibrante mondo aperto, che a detta degli sviluppatori permetterà ai giocatori di esplorare e personalizzare una vasta isola popolata da piante e animali dalle forme bizzarre e fantasiose.

Il gioco è finalmente pronto per arrivare su PS5 e PC sotto forma di accesso anticipato, con l'uscita pianificata per il prossimo 19 novembre. Abbiamo avuto modo di assistere a una presentazione del titolo, dove gli sviluppatori Dreamlit Games hanno svelato nuovi dettagli e messo maggiormente a fuoco i punti di forza della loro creatura.

Architetti di villaggi e di ecosistemi

Abbiamo fatto già una panoramica di Towers of Aghasba in un recente speciale, ma riassumendo il gioco ci mette nei panni di giovane architetto degli Shimu incaricato di riconquistare l'isola di Aghasba, un tempo patria natale di questo popolo finché non è stato costretto all'esodo per via del misterioso potere degli Avvizziti, in grado di prosciugare la vita di tutto ciò che tocca. Arrivati sull'isola dopo un naufragio, dovremo rimboccarci le maniche per collezionare risorse, costruire villaggi e dare vita a veri e propri biomi per riportare il nostro popolo all'antico splendore.

A detta degli sviluppatori, l'abilità di creare ecosistemi dal nulla è uno dei pilastri alla base delle meccaniche di gioco di Towers of Aghasba. I poteri del protagonista permettono di piantare dei semi giganti che danno vita in poco tempo a zone rigogliose di piante, alberi e animali di vario genere. Potremo scegliere liberamente dove creare il nostro bioma e in base alle nostre azioni cambierà il tipo di flora e fauna che lo popolano, con inoltre la possibilità di espandere e invigorire la nostra creazione completando gli incarichi che ci verranno affidati da un buffo personaggio dalle fattezze di un germoglio parlante.

Dare vita agli ecosistemi non è un'operazione fine a sé stessa, ma si integra con le altre dinamiche di Towers of Aghasba. Infatti, al loro interno potremo raccogliere legna, frutti e altre risorse utili che potremo reinvestire per espandere i nostri villaggi. Allo stesso modo potremo dare la caccia agli animali al suo interno per ottenere carne e pelli, oppure curare le creature ferite o allevarle per ottenere altri materiali indispensabili. Ad esempio, abbiamo visto il protagonista esplorare il mondo di gioco in sella a varie creature, che supponiamo prima dovremo addestrare o domare. Non manca, poi, la possibilità di pescare usando l'arco, con la fauna ittica che anche in questo caso varia da un ecosistema all'altro.

La flora e fauna di Towers of Aghasba sono a dir poco bizzarre
La flora e fauna di Towers of Aghasba sono a dir poco bizzarre

Dopo aver parlato di come creare la vita dal nulla, costruire villaggi potrebbe sembrare un'attività triviale, ma gli sviluppatori sembrano essersi impegnati per offrire ai giocatori una grande libertà di personalizzazione anche in questo ambito. Tutto inizia costruendo una torre, inizialmente piccola e rudimentale ma che potremo far crescere nel tempo fino a raggiungere dimensioni colossali (tra l'altro, da qui il titolo "Towers of Aghasba"), sbloccando a mano a mano nuove decorazioni ed edifici, come fattorie, fucine e altre strutture utili per creare oggetti di ogni genere o convertire risorse. Anche in questo caso ci saranno varie tipologie di insediamenti, ognuno specializzato in vari aspetti, come l'agricoltura e l'estrazione di minerali.

Va da sé che sarà necessario creare molteplici ecosistemi e villaggi dalle caratteristiche differenti per ottenere ogni genere di risorsa necessaria. Considerando le vaste dimensioni del mondo di gioco (si parla di circa mezz'ora per viaggiare da parte a parte) e la libertà creativa offerta al giocatore, l'obiettivo di Dreamlit Games è quello di donare una tela bianca su cui dipingere, con il risultato che la nostra isola sarà a modo sua unica e differente da quella di un altro utente.

Esplorazione e multiplayer

Oltre alle meccaniche da "world building", Tower of Aghasba pone l'accento anche su esplorazione e combattimenti. Durante i nostri viaggi ci imbatteremo nelle terre corrotte dagli Avvizziti, delle aree oscure ed estremamente pericolose popolate da mostri di ogni genere e stazza, da cui i giocatori dovrebbero tenersi alla larga fino a che non saranno attrezzati come si deve. All'inizio del gioco buona parte dell'isola sarà infestata da queste forze malvagie e solo una volta ripristinato il bioma originale di un'area sarà possibile creare villaggi e nuovi ecosistemi.

Un esempio di un piccolo villaggio che è possibile creare in Towers of Aghasba
Un esempio di un piccolo villaggio che è possibile creare in Towers of Aghasba

Il combattimento avviene tramite armi basilari come archi, spade e lance, tutte ovviamente fabbricate da noi, che potremo usare per attacchi a breve e lunga distanza, da alternare a schivate per evitare di essere colpiti a nostra volta. Non c'è molto altro da aggiungere, anche perché ci è stato mostrato poco in questo senso, ma gli scontri sembrano fin troppo basilari e senza mordente, nonché l'elemento meno convincente e rifinito della produzione. Insomma, tutto il contrario rispetto alla componente legata al building, sulla carta molto più profonda e curata.

Durante i nostri viaggi potremo imbatterci anche in santuari da restaurare e reliquie che permettono di scoprire frammenti di storia della civiltà passata e del popolo degli Shimu. Ricomporre e interpretare la lore di Towers of Aghasba richiederà la fantasia e la dedizione della community, mentre, più nel concreto, mettere le mani sugli artefatti del passato ricompenserà il giocatore con ricette per la creazione di nuovi oggetti.

Le zone conquistate dagli Avvizziti troveremo ad attenderci mostri pericolosi di ogni genere
Le zone conquistate dagli Avvizziti troveremo ad attenderci mostri pericolosi di ogni genere

In tutto ciò, Towers of Aghasba può essere affrontato in compagnia invitando altri utenti nella nostra isola tramite il multiplayer cooperativo drop-in-drop-out. L'intera avventura può essere affrontata tranquillamente in solitaria, ma chiaramente in gruppo sarà più semplice affrontare i pericoli delle zone avvizzite, velocizzare la raccolta di risorse o la costruzione dei villaggi, oltre a rendere potenzialmente più divertente l'esperienza nel suo complesso.

Contenuti al lancio e piani futuri

Pur trattandosi di un lancio in accesso anticipato, sulla carta Towers of Aghasba potrebbe tenere impegnati i giocatori per decine di ore. Il team di Dreamlit parla di circa 30 ore per raggiungere la conclusione della storia, precisando che questa rappresenta fondamentalmente un lungo tutorial per prendere dimestichezza con le meccaniche di base, da cui poi continuare ad esplorare l'isola, creare nuovi biomi e villaggi e affrontare le aree avvizzite più pericolose.

Sarà possibile immergersi ed esplorare i fondali marini
Sarà possibile immergersi ed esplorare i fondali marini

Entrando più nello specifico, i contenuti al lancio includono tre macro-biomi e altrettante tipologie di villaggi da creare, per un totale di oltre 40 animali e centinaia di piante e alberi con cui ripopolare il mondo di gioco. Ovviamente sono in programma ulteriori contenuti che verranno aggiunti nei mesi successivi. Ad esempio, è stata fatta menzione di ecosistemi con paludi e deserti, villaggi specializzati nella pesca e ulteriori missioni e storie. Non mancheranno anche funzionalità e migliorie di vario genere sulla base dei feedback ricevuti dalla community.

A detta degli sviluppatori la maggior parte delle sequenze che abbiamo visto durante la presentazione proveniva da PS5 Pro. Non sono stati indicati dettagli specifici su questa versione, con il CEO dello studio Khang Le che si è limitato ad affermare che sulla console mid-gen di Sony ha constatato performance pari o persino superiori rispetto al suo laptop equipaggiato con una RTX 4080. A prescindere dalla piattaforma, per quello che abbiamo visto Towers of Aghasba offre un colpo d'occhio più che buono, specialmente quando si attraversa una fitta foresta lussureggiante o ammirando l'orizzonte mentre si plana con una sorta di paravela alla Breath of the Wild. Merito anche di una direzione artistica raffinata che prende ispirazione dalle opere del maestro Hayao Miyazaki. In particolare sono state citate Nausicaä della Valle del Vento e Princess Mononoke.

Towers of Aghasba si è riconfermato un titolo interessante e ambizioso, forse anche troppo per un team di dimensioni modeste come Dreamlit Games. Il sistema di creazione di ecosistemi e città sembra promettente e la co-op potrebbe rendere ancora più piacevole l'esplorazione di questa isola mistica popolata da bizzarre creature. Al contrario, i combattimenti, pur ricoprendo un ruolo di secondo piano, per il momento non convincono del tutto. Non ci resta che aspettare l'inizio dell'accesso anticipato su PS5 e PC per fugare ogni dubbio e valutare l'offerta iniziale in termini di contenuti e varietà.

CERTEZZE

  • Un'isola tutta da esplorare e personalizzare
  • Le meccaniche per la creazione degli ecosistemi sono promettenti

DUBBI

  • Combattimenti basilari e all'apparenza con poca mordente
  • Riuscirà Dreamlit Games a gestire e bilanciare tutte le componenti del gioco?