Il fatto che il mercato indie sia una potenziale gallina dalle uova d'oro anche per publisher piuttosto rinomati è ormai un'ovvietà da parecchi anni, eppure solo nell'ultimo quinquennio alcuni dei nomi più noti sul mercato si sono mossi attivamente per supportare sviluppatori minori. Certo, beccare al primo colpo talenti freschi in grado di sfondare sul mercato con una hit immediata non è esattamente una passeggiata, eppure le possibilità di ottenere un titolo brillante dal lavoro (opportunamente supportato) di studi praticamente sconosciuti è più alta di quanto si possa pensare quando questi sono spinti da enorme passione, senza contare che i costi per dare forma alle loro opere tendono ad essere spesso bassi per aziende con risorse enormi alle spalle.
Di recente si è aggiunta a questa strada "alternativa" anche Digital Bros, che ha dato vita a una nuova etichetta dedita alla ricerca e pubblicazione proprio di progetti indie dotati di potenziale. Tra questi, il più interessante sembra essere un horror sviluppato dal team polacco Duality Games e chiamato Unholy, ben più ambizioso di quanto ci si aspetterebbe da una produzione indipendente.
Unholy è stato annunciato molto tempo fa, per poi sparire completamente dalla circolazione (tanto da esser quasi entrato a far parte dei "possibili vaporware" per molti giocatori che lo tenevano d'occhio). Solo di recente è tornato a mostrarsi con un trailer di gameplay e, se effettivamente il titolo dovesse corrispondere a quanto mostrato nel video, potrebbero esserci buone motivazioni per tenere d'occhio questo sfuggente horror.
Mondo di tenebra
La storia di Unholy sembra essere un elemento centrale della produzione, e ruota attorno al rapimento di un bambino di nome Gabriel in una città dell'est Europa. Scomparso in circostanze misteriose, il piccolo ricompare improvvisamente a sua madre attraverso strane visioni, e la guida da una misteriosa donna anziana che rivela di avergli fatto da "tata" in un altro mondo. L'orribile crimine è infatti apparentemente legato a un culto religioso stabilitosi in una dimensione separata dal mondo comune e, nonostante il bambino abbia un ruolo preciso negli schemi dell'organizzazione, forse non è troppo tardi per salvarlo. Guidata dallo spirito di Gabriel, sempre vicino ma mai realmente raggiungibile, la madre si avventura dunque in questo nuovo tenebroso universo, armata solo di una fionda.
Così raccontato, Unholy potrebbe apparire come il classico horror derivativo ispirato dai Silent Hill, e oggettivamente la questione delle dimensioni alternative potrebbe facilmente farlo pensare. Il background narrativo del gioco sembra però essere nettamente più complesso rispetto alla classica divisione tra mondo normale e universo parallelo "fatiscente", e le azioni del culto che sta al centro della narrativa paiono una base piuttosto interessante da cui partire per costruire una trama diversa da quella degli horror più tipici. Qui non siamo davanti a una dimensione metaforica, o a chissà quale solidificazione delle emozioni umane: il mondo corrotto di Unholy è stato letteralmente invaso dal culto che ha rapito vostro figlio, che ora lo controlla con il pugno di ferro e persino con specifiche scale gerarchiche. Alle mostruosità preesistenti quindi si aggiungono anche misteriosi preti dotati di strani poteri, e guardie corazzate da evitare come la peste, oltre a un mistero di fondo che sicuramente andrà ben al di là delle ragioni per il rapimento che ha dato il via al tutto.
Anche per meccaniche Unholy sembra volersi distinguere dalla massa: la protagonista viene, come già detto, molto presto in possesso della fionda di suo figlio, con cui ben presto scopre di essere in grado di scagliare proiettili emozionali. In base al colore utilizzato (sono quattro in totale, almeno per ora), questi proiettili possono non solo risolvere puzzle, ma modificare lo stato d'animo di chi viene colpito, cosa all'apparenza indispensabile per sopravvivere a certe battaglie.
Il gameplay a noi svelato non ha fatto vedere combattimenti veri e propri, e si è limitato a mostrare l'attivazione di alcuni pannelli utilizzando i proiettili appena descritti, oltre a una fase stealth abbastanza basilare. Il concept delle emozioni trasformate in armi è però molto curioso, e da quanto detto potrebbe permettere non solo di annullare l'aggressività di certi mostri, ma anche di rivoltarli contro i loro compagni in preda alla furia, terrorizzarli usando la paura, o passare inosservati distraendoli col desiderio. Non bastasse, il gioco sembra avere anche un sistema di maschere equipaggiabili, che dovrebbe permettere sia di mimetizzarsi sia di utilizzare diversi poteri. Se quel che gli sviluppatori hanno scritto in alcuni dei diari di sviluppo è vero, peraltro, l'uso di queste maschere andrà a influenzare anche la storia, con possibili cambiamenti significativi al finale se si abusa troppo di certi ruoli.
Purtroppo il gameplay trailer mostrato non offre molte altre informazioni. Come potrete ben intuire, comunque, siamo davanti a un titolo che sembra voler mettere molta carne al fuoco nel genere, e potrebbe persino innovare certi aspetti degli horror se riuscisse a sfruttare al meglio la combinazione di idee e sistemi introdotti sopra. Al momento, però, sono solo supposizioni; non resta che aspettare una versione giocabile del lavoro di Duality Games, che riesca a dimostrare le loro effettive capacità. Vedremo.