Peter Molyneux, principe del God Mode
Peter Molyneux può essere senza ombra di dubbio considerato uno dei luminari del mondo dei videogames. La sua produzione è stata segnata negli ultimi sedici anni da numerosissimi successi dapprima per Amiga e poi per PC. Padre e mente illuminante di una vasta serie di giochi dal concept originale e mai ripetitivo può essere considerato un vero cultore, se non proprio l'inventore, del gameplay in God Mode. Nel 1987 fonda Bullfrog assieme a Les Edgar, software house capace di dominare le scene dei videogiochi per PC per tutti gli anni novanta e di dare alla luce titoli che a tutti gli effetti fecero la storia del videogame e che tuttora vengono rimpianti da molti per l'assoluta originalità e la giocabilità estrema, titoli come la saga di Populous, la serie di Syndacate, Magic Carpet, Theme Park (che sfociò nel divertentissimo Theme Hospital), Power Monger e Dungeon Keeper. Abbandonata la casa da lui stesso fondata, ora in mano a Electronic Arts, alla fine degli anni novanta fonda Lionhead Studios, partendo subito con l'ambizioso progetto di Black & White. Il gioco, forse per l'eccessivo hype prodotto dalle notizie che da tempo dilagavano sul titolo, o forse tradito dall'immensità del progetto, pur rimanendo un prodotto di altissimo livello non riceve dal pubblico la meritata fiducia e attenzione. Ciò nonostante, pur avendo avviato diversi progetti ambiziosi ed essendosi lanciato per la prima volta sullo sviluppo di titoli esclusivamente dedicati alle console (come con Fable, attesissimo titolo per Xbox), Peter non ha mostrato alcuna intenzione di mollare la presa riproponendo al pubblico Black & White. Crediamo che questo titolo non mancherà di sbalordire il grande e famelico pubblico che si questo gioco si propone di conquistare. D'altra parte tutti gli indizi ci portano a credere che B&W2 possa di gran lunga superare il predecessore, potendo contare sulle potenzialità di un concept tanto originale.
Qui sotto: lo storico logo della Bullfrog
Un'occhiata fugace
Nonostante Lionhead, per ovvi motivi di strategia commerciale, non rilasci con piacere informazioni dettagliate sullo sviluppo di Black &  White 2, siamo comunque riusciti a ricostruire in breve una descrizione di quello che sarà e di quello che  invece non troveremo.
 La strada intrapresa da Lionhead certamente sta portando il progetto su binari più stabili rispetto a quelli intrapresi dal titolo  precedente. 
 Ma del resto, come non mancò di ricordarci Francesco Carucci  durante l'incontro a Londra il settembre scorso, è  tipico della produzione di Molyneux colpire il pubblico "in due tempi". Come fu per Populous, Magic Carpet, Syndacate e Dungeon Keeper il  primo titolo risaltò sempre per l'originalità mentre il secondo per la stabilità e la giocabilità, nonché un approccio più  maturo al gameplay.  E' ormai evidente che B&W2 sarà un gioco molto più vicino ad un RTS, d'altra parte pare che questa sia  l'unica notizia ufficiale che alla Lionhead gradiscano confermare. Questo certamente porterà il gioco ad allontanarsi non poco  dall'impostazione del primo titolo. Lo scontro tra divinità precipiterà dunque in uno scontro campale con migliaia di unità costrette a  fronteggiarsi in violenti scontri. La posizione della creature perciò passerà da incarnazione terrena della divinità a potente alleata in  battaglia. 
 Ciò nonostante l'impostazione di gioco sarà ben lontana dal classico e puro gioco strategico, la creatura non sarà di certo alla stregua di  un eroe di Warcraft3, né saranno imposti limiti alla costruzione di edifici o alla produzione di unità. A dire il vero gran parte del mistero è  concentrato ancora sulla impostazione di gioco, perciò ancora non è possibile stabilire con esattezza quali elementi innovativi saranno  apportati all'approccio strategico del titolo.
Un'occhiata fugace
   Quel che si sa con esattezza, invece, è la cura con la quale è stato sviluppato l'intero apparato grafico del gioco.  Possiamo garantirvi che B&W2 sarà supportato da una serie di accorgimenti e minuzie che non mancheranno di rendere il titolo davvero  memorabile. Le creature, più che mai fondamentali ai fini del gioco, saranno al centro di ogni azione, potendo scagliare magie e incantesimi  in battaglia, mentre le truppe ordinarie battaglieranno ai loro piedi.
  Il morphing delle creature, il mutare del loro aspetto in seguito alle scelte del giocatore ed all'evoluzione del proprio allineamento,  unito al comportamento della creatura stessa porteranno ad una serie di cambiamenti estetici davvero interessanti che non mancheranno  di stupire. All'edizione 2003 dell'E3, la fiera del videogioco di Los Angeles, Peter Molyneux in persona presento alcune piccolissime  demo delle performance delle creature del gioco. Vedere la gigantesca e pacioccona mucca imbastire acrobazie degne di un campione  dell'NBA,  palleggiando con le proprie mammelle, rese perfettamente l'idea di quale livello avesse raggiunto già allora lo sviluppo del motore grafico  del  gioco e quali potenzialità potessero scaturire da un progetto del genere.
 Dalle poche informazioni pervenuteci siamo riusciti a ricostruire le caratteristiche essenziali delle creature in dotazione nel gioco. Il leone  sarà forte e leale, la mucca giocherellona e alquanto potente, una possanza legata probabilmente alla grave stazza, il lupo fedele,  ma piuttosto spavaldo e aggressivo, mentre la scimmia sarà molto intelligente e astuta. A quanto pare però, salvo future  espansioni, ci si dovrà accontentare di queste quattro creature. Infatti le divinità nemiche avranno a disposizione i medesimi animali, al  contrario di quanto avvenne nel primo titolo, che mostrava una scelta leggermente più vasta.
 I pochi filmati disponibili ci mostrano un mondo virtuale costruito con la massima cura ed un ottima evoluzione del primo titolo per  ciò che riguarda le interazioni degli oggetti. Sarà possibile sradicare, travolgere e mandare in frantumi praticamente ogni oggetto sul  campo. 
 Effetti spettacolari saranno legati al lancio di magie e incantesimi, molto più di quanto non sia avvenuto con il primo B&W.                                   
I potenti mezzi di Multiplayer questa volta ci hanno portato dritti alla corte di Lionhead, ultimo regno fondato da uno dei luminari dei videogames, Peter Molyneux. Abbiamo ritrovato un disponibilissimo Francesco Carucci, programmatore 3D, unico italiano nello staff del gioco, che già avevamo avuto modo di conoscere bene lo scorso anno a Londra ancora alle prese con lo sviluppo di uno dei sequel più attesi di quest’anno. Stiamo parlando di Black & White 2, seguito del grande titolo che sbancò circa tre anni fa in tutto il mondo. La filosofia di B&W prevede che il giocatore si immedesimi in una divinità che può interagire totalmente con i propri fedeli in un’agguerritissima battaglia contro popolazioni fedeli ad altri dei. L’impostazione del gioco sottopone a precise scelte che muteranno poi l’allineamento del protagonista nel gioco, rappresentato in carne ed ossa da una imponente creature, dotata di una finissima intelligenza artificiale, che prenderà parte alle battaglie e apprenderà in diretta i poteri del proprio padrone mediante una serie di impegnativi ma divertentissimi addestramenti.
Per scoprire ulteriori informazioni inedite su cosa ci riserverà questo nuovo titolo non rimanere che leggere tutta d’un fiato l’intervista fatta a Francesco.
Vai all'intervista a Francesco Carucci (esclusiva Premium Gold)





















