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Weird West, abbiamo provato il gioco del nuovo team di Raphael Colantonio

Abbiamo provato Weird West, il nuovo gioco creato dal nuovo team di Raphael Colantonio, una delle più brillanti menti dietro ad Arkane Studios

PROVATO di Aligi Comandini   —   01/11/2021

Sviluppare gioco tripla A può essere davvero stressante: anni di sacrifici dedicati alla risoluzione di problemi continui e alla gestione di centinaia di talenti, che spesso nemmeno rappresentano una garanzia di successo in un mercato ormai competitivo a livelli mostruosi. Per carità, non tutti i progetti in circolazione sono così soverchianti, ma il fatto che lo zenith dello sviluppo videoludico corrisponda di frequente a una lunga lista di traumi lavorativi viene dimostrato dai tanti "ritorni illustri" al magico mondo delle software house indipendenti, dove - se non altro - non si ha a che fare con macchine produttive così enormi da diventare quasi impossibili da controllare.

Tra questi luminari fuggiti dall'inferno dei blockbuster c'è anche Raphael Colantonio: si tratta di uno dei fondatori originali di Arkane che, dopo aver messo in piedi la filiale texana della casa e contribuito allo sviluppo del notevolissimo (ma spesso male interpretato) Prey, ha deciso di fare un passo indietro, lasciare il team da lui stesso creato e fondare una piccola casa composta da una ventina di sviluppatori veterani di nome Wolfeye.

Il buon Raphael, tuttavia, non è una persona dall'ego contenuto e anche in questa sua nuova avventura ha voluto dedicarsi a un titolo che rappresenta l'esatto contrario della produzione "facile". Il suo nome è Weird West, i Wolfeye stessi lo hanno definito "un immersive sim con visuale dall'alto" e noi - dopo averlo seguito a lungo - abbiamo finalmente avuto modo di testarlo direttamente.

Scopriamo tutto quello che abbiamo scoperto in questo provato di Weird West.

Narrativa: un marchio, molte vite

Weird West: creature orribili e pericolose si nascondono nelle terre selvagge
Weird West: creature orribili e pericolose si nascondono nelle terre selvagge

Considerato il "genere" di appartenenza, Weird West è chiaramente un titolo che si concentra su gameplay e interattività, ma sarebbe errato sottovalutare il suo elemento narrativo, dato che il team di sviluppo ha lavorato con impegno sia al mondo di gioco che alla trama su cui si basa la campagna principale. L'universo di Weird West è, infatti, una rielaborazione in chiave mistico/fantasy del vecchio west, dove cowboy e revolver convivono con discreta naturalezza con magia e creature prese di peso dall'horror e dalla mitologia.

È, nel complesso, un mix piuttosto riuscito, che ha permesso peraltro a Colantonio di dare forma una narrativa basata su quattro diversi personaggi, tutti uniti dalla misteriosa figura del "marchiato". Voi, infatti, non interpretate propriamente questo gruppo di particolarissimi protagonisti, bensì un ignoto individuo che ne vive (o rivive, non è chiaro), le esistenze attraverso un oscuro rituale stregonesco.

Weird West: se le cose si fanno difficili, fai saltare in aria tutto
Weird West: se le cose si fanno difficili, fai saltare in aria tutto

Le motivazioni della cerimonia che vi hanno portato a diventare una sorta di tramite per possessioni multiple, ovviamente, non si conoscono, eppure il tema del marchio ricompare spesso durante la campagna e giustifica con una certa intelligenza la libertà d'azione assoluta lasciata al giocatore nell'approccio all'avventura. Non è infatti necessario che il vostro comportamento corrisponda alla caratterizzazione del vostro alter ego del momento: non siete realmente lui e azioni del tutto psicotiche risultano paradossalmente sensate vista la vostra identità reale.

Chiaro, al momento è difficile valutare gli effetti di gesti privi di senso sullo svolgersi della trama - anche perché le vicende dei vari protagonisti sono collegate e potrebbero influenzare pesantemente il finale - tuttavia la premessa ci è parsa alquanto brillante, e l'oscuro enigma alla base di Weird West è stato in grado di catturarci in tempi brevi.

Gameplay: la pistola è solo l'inizio

Weird West: fermi tutti, questa è una rapina
Weird West: fermi tutti, questa è una rapina

La protagonista nei cui panni abbiamo giocato per questa preview era Jane Bell, una cacciatrice di taglie a cui nel prologo una banda di noti criminali uccide il figlio e rapisce il marito. Non è solo Jane ad avere dimestichezza con le armi da fuoco nel gioco, comunque: tutti i personaggi disponibili possono usare pistole e fucili e la loro diversificazione è prevalentemente legata a una serie di abilità attive e passive che vengono sbloccate in vari modi. Le prime sono poteri legati alle armi utilizzate - come cariche per quelle corpo a corpo o la capacità di svuotare un caricatore con una serie di colpi a ventaglio per il revolver - e le si ottiene raccogliendo talismani sparsi per le varie mappe. Le seconde sono invece meno frequenti (probabilmente perché permanenti per tutti i personaggi), potenziano caratteristiche come la resistenza, il danno di certe armi e altro, e si sbloccano con carte dorate di solito nascoste in qualche forziere.

Gli elementi GDR al di fuori di questi rami di sviluppo si limitano alla rarità delle armi e degli indumenti, che ovviamente crescono di potenza con l'avanzare della campagna e l'eliminazione di nemici più temibili. Interessante, peraltro, la presenza di rapporti interpersonali tra i nemici, che possono dare il via a delle vendette (e quindi a quest casuali aggiuntive) se dopo una sparatoria qualche membro di una banda sopravvive e riusce a fuggire.

Nel complesso lo sviluppo del personaggio è dunque abbastanza basilare, pensato con ogni probabilità per non creare troppe preoccupazioni al giocatore vista la complessità delle meccaniche. Come detto prima, infatti, Weird West non è un semplice GDR con visuale dall'alto e men che meno un twin stick shooter: è una sorta di curioso immersive sim, con elevata interattività ambientale, sistemi elementali e una discreta verticalità delle mappe. Il gioco ha una fisica piuttosto evoluta, che permette di lanciare oggetti e riposizionarli a piacere, distrarre i nemici sfruttando il rumore (sì, vi sono meccaniche stealth, e sono spesso utilissime per liberarsi senza problemi di grossi gruppi di nemici), o creare piattaforme improvvisate spostando casse e barili. Non si raggiunte in generale la complessità degli altri appartenenti a questo sottogenere, ma le opzioni di approccio all'azione sono molteplici e abbiamo facilitato non poche sparatorie con un barile esplosivo ben piazzato, abusando di veleno, acido o dinamite, o sfruttando altre combinazioni di oggetti ed elementi per cogliere il nemico di sorpresa.

C'è una bella varietà, che unita a quest primarie e secondarie con bivi narrativi e soluzioni alternative rende Weird West a tratti davvero spassoso; peccato che al momento l'opera di Wolfeye sia ancora piuttosto rozza, e che i suoi bug e le sue limitazioni abbiano parzialmente intaccato il nostro divertimento. Quando si avanza normalmente, infatti, tutto funziona in modo decente, tuttavia quando si tenta di creare qualcosa di realmente elaborato le imperfezioni del motore fisico hanno la spiacevole tendenza a mettersi di mezzo, con effetti indesiderati o piattaforme inutilizzabili. L'intelligenza artificiale debole non aiuta, e in un paio di casi ci ha costretto a ricominciare più volte alcune quest per via di reazioni indesiderate di certi NPC (con gruppi che diventavano aggressivi senza motivo durante un duello neutrale necessario per avanzare, ad esempio).

Weird West: il vostro inventario si riempirà parecchio avanzando
Weird West: il vostro inventario si riempirà parecchio avanzando

Anche il comparto tecnico non brilla particolarmente per qualità dei modelli tridimensionali e delle animazioni, ma il team ha se non altro azzeccato alla grande l'atmosfera, visto che l'universo di Weird West risulta inquietante ed enigmatico quanto basta. Sì, in parole povere, c'è parecchio lavoro di rifinitura da fare, per un gioco comunque all'apparenza dotato di molto più potenziale rispetto alla maggior parte degli indie in circolazione. Speriamo solo che Colantonio e i suoi non pecchino eccessivamente di hubris e riescano a portare a casa un solido risultato.

Weird West al momento non è certo un titolo particolarmente rifinito, ma l'esperienza di Colantonio e le sue ambizioni sono risultate già più che evidenti anche solo giocando qualche ora. Si tratta di un titolo ambizioso, che mette in campo meccaniche in generale più elaborate e difficili da gestire rispetto alla maggior parte degli indie in circolazione ed è sorretto da una narrativa d'eccezione che potrebbe sorprendere. Il potenziale per una piccola gemma c'è, ora si spera solo che il team ritocchi a dovere i sistemi e l'intelligenza artificiale, e il gioco arrivi nelle case come merita.

CERTEZZE

  • Sistema elaborato che offre approcci multipli e diverte
  • Ambientazione affascinante e narrativa più elaborata del previsto

DUBBI

  • Ci sono ancora molti elementi da rifinire a dovere