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X-Men - Le Origini: Wolverine - Provato

Tra tutti gli X-Men, Wolverine è sicuramente il più conosciuto. Ma non tutti sono a conoscenza dei segreti e delle storie che hanno portato James Howlett a entrare nel più conosciuto gruppo di supereroi del pianeta.

PROVATO di La Redazione   —   19/01/2009

Aggiornamento - Provato da Activision Italia

La lunga corsa d'avvicinamento all'uscita del film si appresta a terminare e così quella al gioco, con questo X-Men - Le Origini: Wolverine che nel bene e nel male sta facendo parlare di sé oltre qualsiasi possibile immaginazione, tra copie della pellicola rubate e l'inevitabile interesse dei fan per un prodotto basato su un personaggio così viscerale e appassionante. Activision, che cura la produzione e la distribuzione del videogame, ci ha invitati nella sua sede italiana per poterne testare ancora un volta le peculiarità, quel misto d'azione e violenza - più che nella versione cinematografica a quanto detto - che nelle sapienti mani di Raven Software tenterà di amalgamarsi nel miglior modo possibile agli inevitabili elementi ruolistici e a una trama decisamente ricca di spunti se vista in rapporto alla media delle uscite videoludiche.

I due livelli testati comprendevano lo scontro con Victor, fratello di Logan, e il passaggio immediatamente successivo, quello in cui lo scheletro del super eroe canadese viene sostituito da una struttura in adamantio. Nel primo caso l'ambientazione è quella di una taverna di montagna e del piazzale a essa esterno, due arene ben fatte e con diversi punti d'interazione per uno scontro davvero lungo e complesso, dove sfruttare al meglio le abilità sbloccate fino a quel momento - poche a dire il vero, essendo il secondo schema - e godendosi una realizzazione grafica appagante, prima negli interni di un locale tutto da distruggere, tra sedie e tavoli che si spezzano sotto i colpi dei due personaggi, e poi nella piovosa notte dello spiazzo adiacente, di grande atmosfera grazie a un'illuminazione che esalta il chiaro di luna e ai molti riflessi di oggetti e piante nelle pozzanghere formatesi sul terreno. Il secondo schema era la base militare teatro dell'evento capovolgente dell'intera vita di Logan, una serie di corridoi pieni di attrezzature ultra tecnologiche e di nemici da uccidere. Insomma il classico livello, per cui valgono tutte le considerazioni espresse nei precedenti incontri con il gioco e generalmente in grado di divertire.
L'uscita resta fissata per il prossimo primo di maggio, allora si potranno fare tutte le considerazioni, i paragoni e capire la portata di questa operazione a cavallo tra più media dedicata al forzuto eroe canadese.

X-Men - Le Origini: Wolverine - Provato
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Nel freddo del Wisconsin e della sua capitale, Madison, abbiamo avuto la fortuna di visitare gli studi di Raven per vedere come procedono i lavori sui tre titoli in sviluppo presso gli studi e per vedere da vicino come lavora questa storica company dell'industria dei videogiochi. La visita è stata l'occasione per provare X-Men - Le Origini: Wolverine, action game in uscita in contemporanea al film dedicato a Logan, uno dei mutanti più famosi e amati. Anche alla prova del pad, il gioco mostra chiaramente i suoi riferimenti e le sue ispirazioni con richiami che vanno da Devil May Cry, fino, e soprattutto, a God of War. Non ci è difficile ammettere di essere partiti prevenuti nei confronti dell'ennesimo tie in basato su licenza cinematografica/fumettistica, come ci è altrettanto facile dire che ci siamo dovuti ricredere. Gli sviluppatori non si sono limitati a ripercorrere pedissequamente le vicende del film, ma hanno creato un gioco vero e proprio aggiungendo elementi, come uno scontro con una Sentinella, non presenti nel lungo metraggio, per il solo piacere di creare un'esperienza davvero appagante per qualsiasi fan del fumetto e dei giochi d'azione.

X-Men - Le Origini: Wolverine - Provato
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Artigli Mutanti!

Wolverine è un gioco veloce, davvero ben fatto, e con uno look molto più maturo dei consueti titoli su licenza Marvel, con un ottimo uso dell'Unreal Engine che mette in pista, a fronte delle texture definite come al solito, tonalità di colori e animazioni più curate della norma, soprattutto grazie al lungo lavoro di Motion Capture effettuato negli studi di Raven. Le ferite di Wolverine vengono create proceduralmente su tutto il corpo, fino a mostrare gli organi interni del mutante, e si rimarginano una volta che si smette di subire i colpi, mentre le decine di mosse di cui è dotato lo fanno schizzare da una parte all'altra dello stage con un set di comandi con cui si entra subito in sintonia.
Due tasti per i colpi più forti e quelli più veloci, uno per il salto, uno per le prese e i grilletti analogici che servono per attivare le Power Moves, delle mosse speciali che si acquistano salendo di livello, e che possono essere eseguite con la "Rabbia" accumulata nei combattimenti. Ogni combo, ogni scontro porta a conseguire dei punti esperienza che vengono assegnati automaticamente per i primi cinque livelli, superati i quali, ogni giocatore potrà personalizzare a piacimento le abilità di Logan, aumentando l'efficacia delle singole mosse, i punti ferita o qualsiasi altra statistica messa a disposizione dal team.
Raven ha inserito, per interrompere le sezioni di combattimento, una serie di eventi spettacolari che, a differenza delle intenzioni iniziali, non si devono superare con delle sequenze di tasti prestabilite (i ben noti QTE ndr), ma che sono stati resi completamente interattivi. Ecco quindi che Wolverine si lancia da un elicottero all'altro, mentre salta nel vuoto, muovendosi sulla carlinga, aggrappato con gli artigli, e colpendo pilota ed eliche in tempo reale, attivando però delle sequenze scriptate assolutamente spettacolari al termine del numero di colpi richiesto. Non mancano le sezioni platform, esaltate da cambi di inquadratura che portano la visuale nella posizione ottimale per vedere verso quali sporgenze saltare, anche grazie ai poteri felini, che si acquisiscono dopo poco e che attivano la capacità di vedere evidenziate piattaforme ed oggetti interattivi.
I fondali nascondono oggetti segreti, a partire dalle piastrine dei soldati deceduti sul campo di battaglia, fino ai Mutagen, degli add on che aumentano le statistiche di Wolverine in maniera permanente, che vanno trovati esplorando gli stage in ogni angolo e che possono essere attivati a piacere e fino a tre contemporaneamente. La demo che abbiamo potuto provare terminava con lo scontro con un colosso a cui Logan doveva avvinghiarsi in modo da colpire la sola parte di carne esposta, che emergeva dall'armatura di roccia. L'ambientazione tropicale, con un bel sole caldo, si apriva agli schianti tirati da entrambe le parti in lotta, lasciandoci una bella sensazione e la voglia di provare la versione definitiva a fine Aprile, in contemporanea all'uscita del film nelle sale.
Ovviamente è ancora presto per farsi un'idea complessiva del titolo, ma le impressioni sono molto positive.
Nelle seguenti pagine, il precedente articolo con tutti i dettagli su X-Men - Le Origini: Wolverine!

X-Men - Le Origini: Wolverine - Provato
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James Howlett, per gli amici Logan, è il vero nome di Wolverine ma sono in pochi a saperlo. Lui stesso, per quanto incredibile, sa poco del suo passato, per lo meno fino a che non entra nel programma Arma X. Ma la sua storia inizia molto tempo prima, per la precisione alla fine del XIX secolo quando viene dato alla luce nella provicia di Alberta in Canada. La sua infanzia è funestata da un'ombra. Mentre gioca con il fratello, James libera accidentalmente i propri poteri e lo uccide ferendo contemporaneamente la madre, che verrà internata in una clinica psichiatrica. Nonostante questo, James continua a vivere nella tenuta del padre fino a che, una notte, Thomas Logan (suo vero genitore nonché giardiniere della tenuta) e suo figlio Dog, cacciati a causa dell'odio tra James e Dog, non assaltano la proprietà per rapire la madre di James uccidendone il padre. È in questo momento che il giovane James utilizza nuovamente i propri poteri per uccidere Thomas e ferire Dog. La madre, sconvolta lo caccierà di casa e James, aiutato dal nonno e da Rose, una sua coetanea dipendente della famiglia, inizierà la sua nuova vita come minatore nelle miniere della Columbia britannica sviluppando un carattere solitario e coriaceo simile, per molti aspetti, a quello di alcune bestie selvatiche come il "ghiottone" (o Volverina, da cui il nome Wolverine). Nel frattempo Logan, così ora è conosciuto James, stringe amicizia con il suo capo Smitty che si innamora di Rose. Alla decisione di Rose e Smitty di sposarsi e andarsene Logan resta scosso. Durante un match di lotta per dilettanti in cui è in palio una grossa somma di denaro, Logan riesce a far vincere Smitty ma Dog, che lo ha rintracciato su incarico del nonno, lo attacca. Nella lotta Logan ucciderà accidentalemnte Rose e scapperà per rifugiarsi nei boschi canadesi insieme ai lupi. Durante la Seconda Guerra Mondiale Logan entrerà in contatto con Capitan America e Nick Fury dello S.H.I.E.L.D. e combatterà nella "Brigata del Diavolo" a fianco del suo più acerrimo nemico: Victor Creed, meglio conosciuto come Sabretooth. L'avvio del progetto Arma X da parte del governo canadese e gli esperimenti con l'adamantio a cui viene sottoposto trasformeranno definitivamente lo scheletro di Logan conferendogli la sua struttura adamantina attuale. Questa traformazione, unita ad alcuni impianti cerebrali, fanno nuovamente perdere la memoria di Logan che entrerà nel primo gruppo di supereroi canadesi, gli Alpha Flight. Nello stesso periodo entra in contatto con Charles Xavier e con la seconda generazione degli X-Men. Ma se fino a qui la storia di Logan è quella narrata dai fumetti, quella dei film fa parte di un capitolo differente. Dopo i tre X-Men, infatti, Wolverine si è meritato un film e un videogioco tutti suoi grazie al carisma che pervade questo personaggio estremamente tormentato e affascinante.

Il gioco

Negli studi di Activision Italia abbiamo potuto dare uno sguardo in esclusiva al gioco dedicato a Wolverine, la cui uscita è prevista in contemporanea al film, il primo maggio 2009. Beh, difficile a dirsi ma ne siamo rimasti affascinati. Difficilmente infatti, un gioco derivato da un film ci è sembrato così avvincente e ben realizzato, soprattutto dato il poco tempo a disposizione per lo sviluppo. Come il film, anche il videogioco ripercorre la storia di Wolverine senza concedersi molte libertà dalla narrazione originaria vista nei fumetti creati da Herb Trimpe, Len Wein e John Romita Sr.. Basato completamente su Wolverine, il gioco è stato plasmato secondo quanto è possibile apprendere dalle varie serie apparse sotto forma di fumetto. Lo stile di combattimento, per esempio, è perfetto e gli appassionati non mancheranno di notare l'estrema fedeltà del Wolverine digitale a quello cartaceo. I combattimenti infatti sono velocissimi, a corto raggio e letali, con alcuni momenti di "quiete" che preludono a un'azione tanto spettacolare quanto efficace.

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Fedeltà al personaggio

Come nei fumetti, inoltre, più Wolverine subisce colpi, più la sua furia cresce e la sua rabbia prende il sopravvento. La sua velocità aumenta e, nonostante le ferite, Wolverine si trasforma in quel guerriero perfetto che in tanti hanno cercato di replicare. Il fattore di rigenerazione tissutale dato dal gene X, poi, lo rende impossibile da fermare. Nel gioco i combattimenti sono enormi, caratterizzati da un gran numero di nemici o mezzi. Ma se questo ce lo si poteva aspettare, quello che ci ha stupito è stata la cura dei dettagli come, per esempio, la rigenerazione di Logan in tempo reale. Le ferite, infatti, si ricompongono lasciando solamente una piccola macchia di sangue sugli indumenti, mentre rottami e macerie si sparpagliano sempre di più in terra. Questo è merito anche del motore che permette una completa interattività con gli scenari. Non potendosi basare sui movimenti del Wolverine cartaceo, almeno non in modo completo, Raven ha ricreato la versione digitale di Logan basandosi sull'interpretazione di Hugh Jackman. I movimenti non solo del corpo ma del viso, infatti, sono gli stessi dell'attore. Tornando al combattimanto c'è da specificare una cosa. Il modo di combattere di Wolverine è, in un certo senso, "bestiale" e non risponde a una logica precisa essendo puro istinto. Nel gioco Raven ha riprodotto questo aspetto facendo in modo di utilizzare esclusivamente due tasti, in stile pichiaduro classico.

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Abilità ferali

Mano a mano che il personaggio si svilupperà acquisirà nuove mosse e nuove caratteristiche che modificheranno la risposta alla pressione dei tasti. Per scene particolari il ricorso a dei quick time event in stile God of War ci è sembrato molto sensato. Sempre dal film arriva la voce di Logan che sottolinea con il sarcasmo tipico di Wolverine alcune tra le azioni più spettacolari. Per guidare i giocatori durante alcuni passaggi, gli sviluppatori hanno creato per Wolverine un'abilità speciale, che gli permette di individuare i punti deboli di alcuni boss o la giusta strada da percorrere. La "feral ability" è la prima ad essere appresa nel gioco. Un'altra abilità interessante, appresa questa più o meno a metà del gioco, è quella che permette a Logan di rispedire al mittente granate e razzi grazie a un particolare incrocio di artigli combinato a una rotazione del corpo che si dimostra estermamente letale per gli avversari. Graficamente il gioco è realizzato in modo curato e, se si eccettua qualche piccolo pop up minore, rispecchia pienamente le scene visibili nel film. Purtroppo non abbiamo potuto sperimentare fino a che punto gli scenari siano interattivi, ma crediamo che saranno in grado di soddisfare le smanie distruttive di parecchi giocatori. Non resta quindi che armarsi di pazienza e aspettare il primo maggio per mettere le mani sulla versione definitiva di questo gioco che si farà apprezzare non solo dai fan del più carismatico componente degli X-Men ma, anche, da chi desidera azione e adrenalina in quantità più che abbondati.