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Xbox Series X: analisi tecnica di specifiche e funzionalità

L'analisi tecnica delle componenti hardware e funzionalità di Xbox Series X, resi ufficiali da Phil Spencer: una console con processore da PC desktop e potenza grafica da scheda video di fascia alta.

SPECIALE di Mattia Armani   —   28/02/2020

Il profilo della Xbox Series X è ormai quasi completo, a partire dalla peculiare forma pensata per ottimizzare il raffreddamento per arrivare fino alla componentistica protagonista di un lungo post di Phil Spencer che, in qualità di vicepresidente esecutivo del settore gaming di Microsoft e capoccia della divisione Xbox, ha snocciolato una serie di conferme e novità relative all'hardware della nuova console attesa entro la fine del 2020.

La lunga nota tecnica di Spencer è senza dubbio nata dalla necessità di dare qualcosa al pubblico prima di annunciare la rinuncia di Microsoft alla GDC a causa del Coronavirus COVID-19, ma questo non sminuisce l'importanza di specifiche e funzionalità che ci danno finalmente modo di parlare della nuova Xbox senza usare il condizionale. Ecco dunque la nostra analisi tecnica di Xbox Series X, in base a quanto confermato ufficialmente finora.

Xbox Series X 3

Potenza: i vantaggi delle nuove componenti

Xbox Series X, questo lo sappiamo già da tempo, monterà un massiccio processore a 7 nanometri basato sull'architettura AMD Zen 2, l'ultima nata in casa AMD che ha permesso alla compagnia di riconquistare una bella fetta del mercato dei processori grazie alla combinazione tra potenza e prezzi aggressivi. La CPU, lo sappiamo, ha un peso relativo sulle prestazioni in gioco, soprattutto quando si parla di risoluzioni superiori al 1080p, ma ha incide nelle potenzialità di una macchina che grazie alla maggiore potenza ci consentirà, tramite la tecnologia Quick Resume, di mettere in pausa più giochi contemporaneamente anziché uno solo, come invece succede con Xbox One.

Da non sottovalutare, inoltre, il vantaggio in termini di reattività del sistema legato alla combinazione tra una CPU del genere, probabilmente a 8 core, e una SSD di nuova generazione che promette caricamenti decisamente veloci. In questo caso i plus non si tradurranno in benefici diretti sulle prestazioni, ma influenzeranno comunque l'esperienza di gioco. Basti pensare ai vantaggi con titoli divisi in livelli o alla maggiore velocità del fast travel negli open world, per non parlare dei motori grafici che sfruttano il caricamento in streaming delle texture. Tutto questo dovrebbe garantire esperienze più coinvolgenti, meno artefatti visivi e, in generale, tempi di attesa decisamente inferiori a quelli a cui ci hanno abituato i dischi meccanici delle console precedenti.

Ma si tratta di caratteristiche che finiscono inevitabilmente in secondo piano di fronte alla GPU, la complessa componente che si occupa della grafica ed è il fulcro di ogni macchina da gioco. Per questo è molto importante avere la conferma dei 12 TFLOP di potenza, con una capacità di calcolo nuda e cruda che risulta doppia rispetto a quella di Xbox One X, mettendoci di fronte a una soluzione equiparabile a una scheda video PC di fascia alta. Impressionante, soprattutto considerando che un ambiente chiuso come quello di una console permette di sfruttare una potenza del genere con maggiore efficacia, anche se non ci sembra il caso di scivolare in paragoni diretti con gli 11,5 TFLOP di una GeForce RTX 2080 Super.

Xbox Series X 1

Sappiamo infatti che a parità di prestazioni, la capacità di calcolo nominale delle GPU AMD è generalmente superiore rispetto a quella delle GPU NVIDIA. Ma la differenza non è più marcata come un tempo. Le cose sono cambiate con l'arrivo dell'architettura RDNA grazie alla quale una Radeon RX 5700 XT riesce a superare una Vega 64 nonostante si fermi a 9.75 TFLOP FP32 contro 12.66. Si tratta quindi di un valore che ha un peso sensibilmente maggiore rispetto al passato, tanto più che ci troviamo di fronte al passaggio all'architettura RDNA 2 che, superando definitivamente i limiti delle GPU GCN, introduce anche il Variable Rate Shading in ambiente console. Ed è una funzionalità importante nell'ottica dell'ottimizzazione visto che permette di risparmiare risorse sugli elementi meno rilevanti di un'immagine, come un oggetto in lontananza inquadrato nel mezzo un'azione particolarmente veloce, aumentando la potenza di calcolo disponibile per gli elementi ritenuti più importanti dagli sviluppatori. Inoltre aiuta questi ultimi a bilanciare il carico di lavoro e questo è importante per mantenere un framerate costante senza la perdita di qualità derivata all'utilizzo della risoluzione variabile.

Inoltre il passaggio alla nuova architettura, presumibilmente molto simile a quella che troveremo sulle future schede video Big Navi, dovrebbe ridurre i rischi di surriscaldamento, spesso associati alle prime versioni delle console. Ed è un qualcosa che Xbox Series X cerca di scongiurare a partire dalla forma, pensata proprio per facilitare un flusso d'aria importante di fronte a un hardware dalla potenza che in ambiente console, lo ribadiamo, è senza alcun dubbio notevole, superando di 8 volte quella della GPU della prima Xbox One.

Xbox Series X 0

Ray tracing, HDMI 2.1 e Smart Delivery

Nessuno regala nulla ed è probabile che da qualche parte la GPU di Xbox Series X vada a risparmiare. Ma anche nel peggiore dei casi sembra proprio che ci troveremo tra le mani una macchina da gioco equipaggiata con una GPU di fascia alta, una soluzione paragonabile a una scheda da almeno 400/500 euro che dovrebbe garantire il 4K con pochi compromessi, anche in termini di fluidità. Il tutto senza considerare l'hardware dedicato alla grande novità del momento: il ray tracing.

Già esaltata da alcuni sviluppatori al lavoro su Xbox Seriex X, l'accelerazione hardware del ray tracing rende possibile il calcolo fisico della luce su una macchina per il segmento consumer, garantendo sistemi di illuminazione più realistici e sfaccettati con effetti evidenti sulla qualità di riflessi, rifrazioni e ombre. Ad ora, come è noto, l'implementazione di questa tecnologia è ancora limitata e sappiamo anche che nella maggior parte dei casi pretende risorse di calcolo notevoli a fronte di miglioramenti visivi non sempre evidenti, ma l'arrivo della tecnologia su console, anticipato dall'implementazione della stessa in alcuni dei motori di gioco su licenza più famosi, promette un salto netto in termini di diffusione, impatto visivo e ottimizzazione. Non a caso 4A Games ha deciso di fare proprio del ray tracing una colonna portante dei suoi progetti futuri, almeno dal punto di vista grafico, menzionando tra l'altro tecnologie non ancora rivelate che hanno inevitabilmente acceso la nostra curiosità. Ma quanto annunciato è già decisamente interessante, compresa la presenza tra i chip di Xbox Series X di hardware Audio 3D, presumibilmente analogo a quello già annunciato da Sony per PlayStation 5 che promette sonoro ambientale di alta qualità, pensato coinvolgere il giocatore nell'azione.

Xbox Series X 1

Si torna a parlare di conferme, invece, con la possibilità di gestire fino a 120 frame per secondo, correlata anche alle ottimizzazioni per l'interfaccia HDMI 2.1 che oltre portare il limite di risoluzione a 8K garantisce sincronizzazione Variable Refresh Rate (VRR), alla base di tecnologie come G-Sync e FreeSync, e Auto Low Latency Mode (ALLM), una comodità grazie alla quale la nuova console Microsoft sarà in grado di sfruttare automaticamente la modalità con minore latenza di televisori e monitor.

Va detto che questa tecnologia, come i 120Hz, è già stata comparsa su Xbox One con un update rilasciato nel corso 2018, ma si è trattato di un'implementazione parziale di alcune specifiche dello standard HDMI 2.1, pienamente supportato solo da Xbox Series X che ci porterà qualche miglioramento anche in ottica competitiva. Microsoft ha infatti lavorato a lungo su un nuovo standard proprietario wireless che, sfruttando una banda estremamente larga, promette una perfetta sincronia tra input dei controller e quanto accade su schermo, cosa decisamente importante nel caso dei giochi competitivi che stanno trainando le console verso un futuro sempre più cross platform.

Tra l'altro l'intera infrastruttura Xbox si rafforzerà grazie allo Smart Delivery, già ufficializzato per Halo Infinite e Cyberpunk 2077, che consentirà agli sviluppatori intenzionati a supportarla di realizzare giochi in grado di girare su tutte le Xbox, dalla One alla Series X, adattando le impostazioni grafiche alle capacità della console. Parliamo in sostanza di un approccio che assieme al gioco in streaming di xCloud aumenterà la longevità delle console Microsoft, creando un ambiente per certi versi simili a quello PC, con diverse configurazioni dal prezzo ovviamente differente.

Si parla inoltre di piena compatibilità di Xbox Series X per i giochi Xbox Original, Xbox 360 e titoli Game Pass, tutti migliorati tecnicamente, per un ecosistema a tutto tondo destinato, come promesso in passato, a svincolarsi dalla centralità della singola macchina da gioco.