"Ho lavorato con un sacco di publisher nei miei diciotto anni di carriera con i videogame. Talvolta ho anche lavorato da indipendente. Ho fatto parte di team grandi e di team piccoli, e posso dirvi in tutta sincerità che i ragazzi di Bethesda sono le persone più in gamba con cui abbia mai avuto a che fare", ha dichiarato Harvey Smith, director di Dishonored.
"Basta pensare al successo di Fallout e Skyrim per capire come questo gruppo di persone abbia contribuito alla crescita di nuovi talenti per l'industria videoludica", ha continuato Smith. "Incontrarli è stata una cosa fantastica per Arkane Studios, ancora siamo increduli che sia accaduto. Così, quando siamo andati a incontrarli e abbiamo cominciato a parlare di Dishonored, è stato molto strano. Un first person shooter con elementi RPG e un sistema stealth, come sapete. Abbiamo discusso a lungo di come il tipo di ambientazione e la simulazione fossero importanti per noi. Dunque abbiamo cominciato a mettere a punto lo stile grafico e tutti sembravano esserne sorpresi ed entusiasti."
"E' stata un'esperienza atipica", ha continuato il director. "Ogni passo che facevamo, loro erano lì per supportarci. Non è mai successa una cosa del genere con altri publisher con cui ho lavorato, spesso ci obbligavano a lavorare al multiplayer oppure erano convinti che la narrazione e la visuale in prima persona fossero due cose distinte e separate, o ancora che gli RPG non vendessero."
"Per farla breve, dunque: nessuno in Bethesda ci ha mai fatto pressioni per inserire il multiplayer in Dishonored. Gli abbiamo detto che si trattava di un gioco pensato per il solo single player e per loro andava bene. Così siamo andati avanti."
Fonte: Kotaku