Come riportato da MCV, il movimento umanitario Walk Free ha accusato Nintendo di essere collegata nientemeno che allo schiavismo. Per tale motivo, il gruppo ha pubblicato il video-parodia riportato sotto, intitolato "Slavery is not a Game" e liberamente ispirato a Mario.
Secondo Walk Free, le console e i prodotti Nintendo utilizzano materie prime che vengono estratte da compagnie che sfruttano la manodopera nella forma di vero e proprio schiavismo: "sebbene questo video sia una parodia, spinge i giocatori a porre a Nintendo la richiesta di maggiore chiarezza e di effettuare i dovuti passi per garantire che la schiavitù non rientri nella linea produttiva dei suoi articoli", ha detto Debra Rosen, alla guida di Walk Free. "Non stiamo scherzando sul problema, stiamo scherzando sull'assurdità della mancanza di risposte da parte di Nintendo".
La compagnia di Kyoto ha dunque risposto con un comunicato ufficiale: "Nintendo utilizza manifatture e assemblaggi in outsourcing per tutti i suoi prodotti e non è dunque coinvolta nel processo di raccolta di materie prime che sono utilizzate in questi prodotti", si legge. "In ogni caso prendiamo in considerazione molto seriamente le nostre responsabilità sociali come compagnia globale e ci aspettiamo che i nostri partner facciano lo stesso. Per questa ragione, abbiamo stabilito il Nintendo CSR Procurement Guidelines. Sono linee guida rilasciate originariamente a luglio 2008 e poi riviste nell'aprile 2011 che forniscono una guida specifica per i nostri partner di produzione riguardante le procedure e le pratiche di lavoro responsabili in termini sociali".
Tali linee guida possono essere consultate all'indirizzo riportato sotto. Non è la prima volta che Nintendo viene accusata da movimenti umanitari o ecologisti sulle procedure produttive: tempo fa era finita nel mirino di Greenpeace per la scarsa sostenibilità della sua produzione, in termini ecologici.
Link: Linee guida Nintendo CSR
Fonte: MCV