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Un'indagine di Consumer Reports chiarisce la questione della piegatura degli iPhone 6 smentendo varie voci

La forza applicata necessaria a raggiungere la piegatura è esclusa dal normale utilizzo quotidiano

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   27/09/2014

La storia del momento, per quanto riguarda gli smartphone, è sicuramente il "bendgate" di Apple, ovvero le rivelazioni, emerse in rete in questi giorni, sul fatto che i nuovi iPhone (in particolare iPhone 6 Plus) si pieghino se tenuti semplicemente in tasca.

Un'indagine piuttosto accurata, da parte di una fonte autorevole come Consumer Reports (la testata che peraltro si era scagliata in maniera particolare contro iPhone 4 ai tempi dell'AntennaGate, dunque alquanto imparziale), rivela che in verità il difetto avrebbe un'incidenza molto limitata per i nuovi modelli di smartphone Apple, che anzi si comportano anche meglio di parte della concorrenza se soggetti a pressioni dannose. Per analizzare il problema la testata ha eseguito dei test di flessibilità, applicando una pressione di vasta portata sullo schermo degli smartphone, tenuti fermi da due blocchi posti ai margini dello schermo, come visibile nel video riportato qua sotto.

La pressione era pari a 4,5 KG per 30 secondi, incrementata del 100% ad ogni nuova applicazione. I test hanno ribaltato molte voci di corridoio emerse in questi giorni: iPhone 6 Plus è risultato più resistente di iPhone 6, ma anche di HTC One m8. iPhone 6 Plus si è piegato al raggiungimento di una forza pari a 40 Kg, con separazione dello schermo dalla scocca con una forza da 50 Kg. iPhone 6 di converso si piega a 32 Kg con separazione dello schermo a 45 Kg. HTC One si deforma una volta raggiunti i 32 Kg e lo schermo si stacca raggiunti i 40 Kg. L'LG G3 si deforma e si apre completamente una volta raggiunti i 59 Kg mentre il Galaxy Note 3 si deforma e stacca dalla scocca con 68 Kg di peso. È stato testato anche iPhone 5, che si è dimostrato piuttosto resistente piegandosi a 59 Kg e sventrandosi a 68 Kg. Da notare inoltre che iPhone 6 e One funzionavano anche dopo il "trattamento", a differenza del Note 3.