Come anticipo del "face off" che verrà pubblicato in futuro, Digital Foundry ha presentato un'analisi delle prestazioni per le versioni PlayStation 4 e Xbox One di Alien: Isolation, lo spaventoso titolo di Creative Assembly che richiama le atmosfere del primo film di Ridley Scott. Gli sviluppatori avevano garantito la parità di risoluzione per entrambe le versioni, e i primi filmati comparativi hanno mostrato l'assenza di differenze significative.
Digital Foundry ha effettivamente rilevato la risoluzione nativa Full-HD per entrambe le versioni, segno che la promessa è stata mantenuta, con un utilizzo di tecniche di anti-aliasing in post-process. Il discorso però sembra diverso per quanto concerne la resa in frame rate, la versione Sony è risultata più fluida, grazie all'assenza di tearing e V-sync a 30 fotogrammi al secondo, con una minima perdita in qualche scena. C'è anche un occasionale problema di refresh rate, con fotogrammi duplicati che si risolvono in micro-pause. La versione Xbox One è meno influenzata da quest'ultimo problema, ma il frame rate risulta maggiormente colpito, con occasionale presenza di tearing. Anche le scene ricche di effetti alpha e sorgenti di luce multiple sembrano pesare sulla fluidità del gioco, impattando maggiormente il gameplay. Creative Assembly ho optato per una soluzione di V-sync adattivo che però non riesce a ovviare ai cali di prestazioni. Viene inoltre rilevato un pesante judder per le cutscene, in entrambe le versioni, problema che già conosciamo e che verrà trattato poi nel face-off vero e proprio.
La considerazione finale di Digital Foundry su questa prima comparativa lancia spunti di discussione scottanti, in quanto l'autore afferma che la parità di risoluzione ha pesato negativamente sulla stabilità della versione Xbox One, e che forse sarebbe stato preferibile abbassarla per rendere l'esperienza di gioco più fluida. Parole non certo leggere, che alimenteranno ulteriori dibattiti sull'argomento.
Fonte: Digital Foundry