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Per Strauss Zelnick, il CEO di Take-Two, la maggior parte dei giochi free-to-play sono di bassa qualità

E non c'è nessuno che paga per giocarci

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   03/12/2014

A parte poche eccezioni, come negare che la maggior parte dei titoli free-to-play è spazzatura? La pensa allo stesso modo Strauss Zelnick, il CEO di Take-Two, publisher tra gli altri della serie GTA, che non ama molto il mercato dei free-to-play, almeno stando alle parole che ha pronunciato alla Credit Suisse Annual Technology Conference.

"Il problema del modello free-to-play è che il 95-97% degli utenti non paga per i contenuti. Solo il 3-5% lo fa, con picchi del 10% nei giorni positivi." Il dato gli è servito per sottolineare che il 100% di chi gioca con i titoli di Take-Two ha pagato qualcosa, ma poi ha continuato: "Il problema vero è che la maggior parte dei videogiochi free-to-play sono di scarsa qualità," oltre che poco divertenti.

"Se si guarda alla storia del business dell'entertainment, di tutti i media, le uniche realtà ad avere successo sul lungo periodo sono quelle che sorprendono e deliziano i consumatori con contenuti di alta qualità." Qualità che manca ai giochi free-to-play, programmaticamente per certi operatori, stando alle sue parole. Insomma, c'è chi vorrebbe campare facendo solo titoli dozzinali.

Nonostante queste sprezzanti dichiarazioni, Zelnick non ha chiuso completamente la porta al mercato free-to-play, anche se non è un campo in cui Take-Two è molto esperta.

Fonte: Gamespot