È arrivato il tempo di sfatare uno dei miti negativi riguardanti i videogiocatori. È vero che la figura del nerd sfigatello dentro una stanza buia che videogioca non ha molto sex appeal, ma stando alla pornostar Lucie Bee e alla scienza, a letto non ce n'è per nessuno: siamo i migliori.
Lasciando da parte le affermazioni della Bee, che comunque ha una certa esperienza in materia di joystick, è lo studio del dottor Michael Kasumovic e del dottor Tom Denson della UNSW a essere particolarmente interessante. I due scienziati hanno infatti condotto una ricerca su un campione di 1000 partecipanti tra uomini e donne, scoprendo che chi gioca regolarmente con videogiochi violenti è un'amante migliore. Tra i videogiochi utilizzati per la ricerca sono stati segnalati Mass Effect, Call of Duty, e Grand Theft Auto (non viene specificato quali capitoli delle varie serie).
Un'altra scoperta interessante dello studio è la percezione che i due sessi hanno dell'essere un videogiocatore/videogiocatrice. Per gli uomini esserlo non rende più interessanti per l'altro sesso, mentre per le donne è esattamente l'opposto: videogiocare con titoli violenti aumenta il loro sex appeal. Beh, per fare questa scoperta bastava entrare in una chat di WoW e dire di essere una donna, ma non sottilizziamo.
Ovviamente c'è una spiegazione scientifica per tutto questo: videogiocare sarebbe semplicemente un altro modo per mostrare la nostra forza e le nostre abilità, e proprio questo fattore sarebbe una delle molle che ci spinge a consumare più giochi violenti che di altro genere. Riassumendo possiamo assimilarlo a un rito di accoppiamento come tanti altri. A questo punto urge capire cosa ci comunica chi gioca con Super Mario a livello sessuale, anche se quei baffetti su quella panzetta... slurp.