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Hideo Kojima ha spiegato parte dei motivi dell'abbandono di Konami

La dura vita corporativa

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   18/12/2015

L'amara separazione tra Hideo Kojima e Konami non può essere al momento indagata nei minimi dettagli, visto il riserbo che caratterizza tutta la questione, probabilmente a causa anche degli accordi stipulati tra le due parti.

Il game designer ha riferito alcune motivazioni che l'hanno spinto alla mossa in un'intervista pubblicata da The New Yorker: "per poter coprire il mercato globale, il management dietro al progetto deve avere una conoscenza su quello che può funzionare e avere intenzione di correre dei rischi", ha spiegato Kojima, riferendosi alle dinamiche aziendali che caratterizzano lo sviluppo di nuovi progetti all'interno di compagnie grandi, come Konami. Tuttavia "se si rimane focalizzati sui profitti immediati e facili, il mercato ci lascia indietro e diventa impossibile recuperare il distacco".

"Quando si lavora per compagnie grandi, specialmente giapponesi, ogni piccola cosa deve essere precedentemente approvata e c'è bisogno di documenti per fare qualsiasi cosa", ha riferito Kojima, "Ora che sono indipendente, posso fare quello che voglio molto più velocemente. Non ho bisogno di investire tempo in presentazioni superflue, mi prendo i miei rischi". La nuova indipendenza di Kojima Productions dunque dovrebbe semplificare la vita al game designer e potenzialmente liberarne la creatività, oltre che la parola: "Quando ero un una compagnia, le mie affermazioni personali potevano essere prese come direzioni generali della compagnia. Di conseguenza, non potevo dire nulla".