Al di là delle controversie sul reboot cinematografico, critica e pubblico sembra siano stati concordi nel considerare il tie-in videoludico di Ghostbusters come un titolo non proprio memorabile.
Come riportato da Kotaku, la cosa riflette il triste destino del team responsabile del gioco, Fireforge Games, che è recentemente entrato in amministrazione controllata per bancarotta. Nonostante di certo la cosa non abbia aiutato, la situazione non dovrebbe essere strettamente collegata con l'insuccesso del videogioco: entrare in bancarotta tre giorni dopo il lancio del prodotto è una tempistica infatti veramente troppo ristretta per essere dettata da un rapporto causa-effetto tra il disastro del videogioco e le finanze dell'azienda.
Fireforge Games è stato fondato da un ex-dipendente di Blizzard, Tim Campbell, nel 2011 e ha avuto una storia piuttosto tormentata, dopo aver lavorato a due MOBA, con il nome in codice Zeus e Atlas, si è ritrovato in una serie di problemi legali che hanno creato un enorme debito nei confronti di Tencent e Min Productions, quest'ultima una compagnia controllata dal CEO di Razer. A quanto pare la contesa è nata sulla presunta gestione dei fondi da parte di Razer per lo sviluppo di Atlas, per conto però di una compagnia differente. Insomma, come sia andata la questione non è ancora chiaro, ma il tutto sembra portare a un finale mesto per il team di Ghostbusters.