Tramite il magazine Game Informer apprendiamo nuovi dettagli riguardanti lo stile artistico adottato da Arkane Studios nella creazione di Prey. Come è stato spiegato dal direttore creativo Raphael Colantonio, il team desiderava occuparsi di un'opera sci-fi dalle caratteristiche non convenzionali, e così è nata l'idea di utilizzare una stazione spaziale ricca di elementi vintage.
Nella realtà alternativa del gioco la stazione Talos I è stata costruita alla fine degli anni '50, nel pieno del confronto spaziale tra Stati Uniti e Russia. Le due superpotenze hanno però deciso di mettere da parte le ostilità reciproche per difendersi da una pericolosa minaccia aliena che è stata confinata proprio all'interno della struttura.
"Abbiamo fatto ricorso allo stile Deco, ma volevamo creare qualcosa di differente. Pertanto abbiamo tratto ispirazione da un hotel di New York chiamato The Viceroy, dove l'interpretazione Deco è stata resa davvero moderna", spiega l'art producer Jesse Boyer.
Arkane dichiara anche di aver preso spunto dallo stile ArtDeco utilizzato per la creazione di Rapture in BioShock, e di aver ulteriormente elaborato il design per renderlo compatibile con le tecnologie presenti in Prey. "Volevamo assicurarci di assumere come riferimento anche la tecnologia dell'epoca in cui si svolge il gioco, facendo in modo che non sembrasse fuori posto. Abbiamo quindi assunto come riferimento alcuni vecchi design della IBM e i lavori di designer come Jacob Jensen, perché possedevano un'estetica davvero straordinaria per l'epoca", ha concluso Boyer.
Il lancio di Prey è previsto per il prossimo anno su PC, PlayStation 4 e Xbox One. Di seguito vi riportiamo qualche nuova immagine tratta dai design del gioco.