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Il Nintendo DS non avrebbe dovuto avere il doppio schermo, si preferiva l'idea di un successore del Game Boy Advance

Curiosi retroscena spuntano da un'intervista di Satoru Okada, all'epoca general manager della divisione research & engineering presso Nintendo

NOTIZIA di Tommaso Pugliese   —   03/01/2017

Fra le due console più vendute di sempre in Giappone, insieme all'originale Game Boy, il Nintendo DS è stato senza dubbio una console di straordinario successo. Tuttavia la genesi dell'handheld non è stata rosa e fiori: nessuno nell'azienda apprezzava l'idea del doppio schermo e si sarebbe preferito procedere con un dispositivo più tradizionale, un vero e proprio successore del Game Boy Advance.

A rivelarlo è stato Satoru Okada, al tempo general manager della divisione research & engineering presso Nintendo, che in un'intervista ha raccontato come andarono le cose. "Dopo il Game Boy SP stavamo lavorando al nuovo modello della serie, il cui nome in codice era 'IRIS', come il fiore", ha detto.

Il Nintendo DS non avrebbe dovuto avere il doppio schermo, si preferiva l'idea di un successore del Game Boy Advance

"I motivi dietro una scelta del genere sono semplici: si trattava della quinta generazione di Game Boy, dunque abbiamo scelto un simbolo del mese di maggio, il quinto dell'anno. Nelle carte da gioco di Hanafuda, il mese di maggio viene simboleggiato appunto dall'iris. I lavori procedevano a buon ritmo, ma poi accadde qualcosa di inaspettato."

"Il presidente Satoru Iwata venne a incontrarmi, era molto seccato e mi disse: 'Ho parlato con Yamauchi a telefono e lui pensa che la tua console dovrebbe montare due schermi... un po' come i Game & Watch multischermo, hai presente?' Conoscete la storia, ma ciò che la gente non sa è che all'epoca tutti odiavano questa idea, incluso lo stesso Iwata. Pensavamo che non avesse alcun senso. (...) Ai tempi dei Game & Watch era diverso, perché un secondo schermo permetteva di raddoppiare l'area di gioco e il numero di elementi grafici. Tuttavia, con gli schermi moderni, la cosa non sembrava avere uno scopo. Potevamo scegliere liberamente le dimensioni del display, dunque perché dividerlo in due? Specie considerando che sarebbe stato impossibile guardarli entrambi contemporaneamente. Ecco perché non avevo compreso l'idea."

"A differenza di molte persone nell'azienda, non ero intimorito da Hiroshi Yamauchi. Ero già stato in contrasto con lui su diverse questioni, e talvolta mi sono anche opposto pubblicamente alle sue idee. Tuttavia Iwata mi chiese di accettare l'incarico: 'Proviamoci, vedi cosa riesci a fare', mi disse. Eravamo entrambi infastiditi dalla questione, in particolare perché significava ricominciare il progetto da capo. Così ho provato a tranquillizzare il mio team, dicendogli 'ho qualche esperienza con i doppi schermi, faremo del nostro meglio e vedremo, non preoccupatevi.' Da lì nacque il progetto Nitro, lanciato nel 2004 con il nome di Nintendo DS."