La scorsa settimana Ubisoft ha mostrato il reveal trailer e i filmati di presentazione dei personaggi di Far Cry 5, condividendo anche le prime informazioni che abbiamo riassunto per voi in questa anteprima. Sappiamo ad esempio che il gioco si svolgerà ai giorni nostri in Montana, ma soprattutto che il protagonista dovrà vedersela con un controverso culto religioso che sta prendendo sempre più piede nella località fittizia di Hope County.
Com'era prevedibile alla luce degli argomenti trattati, in rete ha già fatto capolino una petizione nella quale si accusa Ubisoft di non portare rispetto per i giocatori americani e si richiede a gran voce la cancellazione del progetto o per lo meno una modifica sostanziale di molte caratteristiche di gioco.
"Far Cry 5 è un insulto alla vostra fanbase, gli americani che rappresentano la maggioranza dei vostri consumatori, ed è arrivato il momento che ve ne rendiate conto. Cambiato il gioco o cancellatelo", si legge nella descrizione della pagina. In altre parole, chi ha avviato la petizione si sente offeso dall'approccio adottato da Ubisoft per descrivere ambientazioni e personaggi del suo prossimo titolo. "Vi chiediamo di cancellare questo gioco o di modificarlo in modo da essere meno offensivo nei confronti della vostra utenza principale. Di questi tempi dovete capire che potrebbero esserci ripercussioni violente se intendete proseguire nella vostra inutile critica".
Nel testo viene fatto riferimento anche ad altri eventi che ben poco hanno a vedere con Far Cry 5, come il GamerGate e le censure legate alla localizzazione dei videogiochi. Nella parte conclusiva compaiono invece una serie di "consigli" che, secondo gli autori della petizione, Ubisoft Montreal dovrebbe seguire per realizzare un'opera "corretta", a partire dall'introduzione di antagonisti di credo islamico e di personaggi appartenenti ad altre etnie come "neri e messicani". Viene inoltre suggerito un cambio radicale di trama e setting ma "solo per alcuni mercati". Allo stato attuale l'iniziativa è stata accolta da 250 persone. Che dire, auguriamoci si tratti dell'ennesima trollata di pessimo gusto di qualche buontempone.
