Con i suoi oltre sessantasei milioni di unità, Nintendo 3DS rappresenta oltre il 50% del business della casa nipponica. Per questo Nintendo crede ancora nelle console portatili e continuerà a supportarle.
"Crediamo assolutamente che ci sia ancora un futuro per gli handheld, dunque continueremo a investire in tal senso", ha dichiarato in un'intervista Doug Bowser, capo della divisione marketing presso Nintendo of America.
"Qualche dato: abbiamo una base installata di circa sessantasei milioni di unità per Nintendo il 3DS, questo nel settimo anno di vita della console, e puntiamo a vendere altri sei milioni di unità entro quest'anno, per una crescita della base d'utenza del 10%. Disponiamo di un catalogo composto da migliaia di titoli."
"Stiamo lanciando il Nintendo 2DS XL, che prende il meglio del 2DS e dell'XL e li unisce in favore di quegli utenti che non vogliono un'esperienza tridimensionale ma preferiscono una console con fattore di form a conchiglia. Il tutto per 149 dollari."
"Dunque sì, stiamo ancora investendo sull'hardware, e dopo gli annunci fatti all'E3 2017 credo sia chiaro che stiamo ovviamente investendo anche sul software."
L'uscita di Nintendo Switch non sembra aver rallentato il supporto a Nintendo 3DS, secondo Bowser. "Il Nintendo 3DS offre una forma di gameplay diversa, un modello basato su due schermi."
"Ad esempio, in Metroid: Samus Returns avrete la mappa nello schermo inferiore e il gameplay in quello superiore: una soluzione efficace e originale, che può coesistere con quanto offerto da Switch."