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Nintendo Switch e l'indigestione di million seller

Ci saranno dei postumi dopo l'indigestione di hit nel primo anno di Switch?

NOTIZIA di Giorgio Melani   —   26/07/2017

Nintendo ha snocciolato nella giornata di oggi una serie di numeri impressionanti per Nintendo Switch, confermando l'andamento estremamente positivo della sua console e dando ragione alle previsioni più ottimistiche sul prossimo futuro della compagnia di Kyoto. Al di là dei quasi 5 milioni di Switch venduti in quattro mesi, dato importante considerando anche lo stato di sold out praticamente perenne in cui si trova in Giappone e nord America, cosa che porta a pensare a un potenziale anche maggiore di vendite possibili se l'attuale domanda venisse soddisfatta dalla produzione, a colpire particolarmente sono anche le vendite dei principali giochi presenti sul mercato. Mario Kart 8 Deluxe ha venduto 3,54 milioni di copie al 30 giugno, ARMS è partito molto bene con 1,18 milioni, mentre The Legend of Zelda: Breath of the Wild guida il pacchetto dei million seller Nintendo quasi 4 milioni di copie vendute finora.

Nintendo Switch e l'indigestione di million seller


Splatoon 2 è già destinato a seguire un destino simile avendo già fatto registrare la quota impressionante di 648.085 copie vendute nel giro di tre giorni solo per quanto riguarda il Giappone, mentre non c'è nemmeno da discutere sul fatto che Super Mario Odyssey possa rivelarsi uno dei giochi più venduti in assoluto sulla piattaforma. Sono tutti dati che tracciano un quadro estremamente positivo per Switch, ma a questi bisogna aggiungere un contesto in grado di renderli ancora più significativi: la console è stata lanciata a marzo di quest'anno, sono passati solo cinque mesi e non abbiamo nemmeno toccato il periodo di massimo potenziale per il mercato videoludico, storicamente legato all'holiday season e alla stagione natalizia.

Nintendo Switch e l'indigestione di million seller


Questo significa che quando una massa di utenti nuovi acquisteranno la console a Natale si troveranno nella situazione di poter scegliere i propri primi giochi tra The Legend of Zelda: Breath of the Wild, Super Mario Odyssey, Mario Kart 8 Deluxe, Splatoon 2 e ARMS, tanto per citare quelli già noti (ma al netto di possibili sorprese ulteriori) e solo per quanto riguarda i giochi sviluppati da Nintendo. Una situazione che in effetti non ha precedenti nella storia recente delle console, e forse non solo. D'altra parte, tutto questo ci porta a pensare: con cosa giocheremo nel 2018? Va bene, bisogna veramente essere pretenziosi per porsi una domanda del genere dopo un'annata così, ma siamo qui per discutere e dunque ci poniamo la domanda, che può essere legittima. D'altra parte, con una cadenza del genere molti team interni di Nintendo si troveranno a questo punto all'inizio di nuovi progetti e certamente non possiamo aspettarci a breve un nuovo Zelda o un nuovo Mario. Ci sono però molti elementi da considerare: anche i titoli già usciti sono strutturati ormai in maniera tale da consentire un supporto continuativo sul lungo termine, strategia a cui Nintendo si è accodata solo di recente ma che sta sfruttando in maniera egregia, come dimostrato da Zelda, Splatoon e Mario Kart. La compagnia ha dimostrato di riuscire a lanciare nuovi brand e far loro raggiungere lo status di hit in pochissimo tempo, come visto con ARMS e sempre con Splatoon. Infine, c'è ancora una notevole riserva di brand da sfruttare, alcuni dei quali hanno già fatto la loro fugace apparizione e che potrebbero sostenere tranquillamente un'altra annata da videogiocatori accaniti, come Metroid Prime 4 e il nuovo Pokémon.

In tutto questo avrete notato un grande assente: si tratta dei titoli third party, che continuano a essere un grosso punto debole per Switch, a parte il promettente Mario + Rabbids: Kingdom Battle. Questo anche in prospettiva potrebbe continuare ad essere il tallone d'Achille della console, considerando le defezioni importanti che continuano a verificarsi (PES 2018, Call of Duty: WWII e probabilmente Red Dead Redemption 2, per citare quelli di cui abbiamo parlato in precedenza), ma il bello è che la cosa potrebbe non contare nemmeno più di tanto, con una Nintendo a questi livelli.