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Il Nintendo Direct è stato una prova muscolare per Nintendo, in cui i nuovi annunci delle terze parti hanno dimostrato la sua forza

Il successo di Switch sta attirando sempre di più i publisher

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   14/09/2017

L'ultimo Direct di Nintendo, quello andato in onda ieri notte, è stato una prova di forza da parte della società giapponese. Da un lato ha mostrato con i fatti, ossia con i giochi, che il Nintendo 3DS è ancora vivo e vegeto e lotta insieme a noi: chi lo possiede avrà un ottimo Natale 2017 dal punto di vista delle uscite e anche il 2018 non dovrebbe fargli mancare nuovi titoli. Dall'altro lato, quello che ci interessa di più, ha ribadito l'attuale ascesa di Switch, concentrandosi solo sui prodotti e i contenuti la cui uscita è imminente e annunciando alcuni nuovi port, che nel caso della console di Nintendo sono più importanti delle esclusive. Va sottolineata anche che la presenza di una breve sezione lasciata agli indie, che segue un ricco trailer di qualche settimana fa e un Direct, o Nindies che dir si voglia, dedicato, ha ribadito l'attenzione di Nintendo per le produzioni minori, che sono state l'humus della console nei suoi primi mesi di vita. Insomma, nonostante la mancanza di grossi annunci da parte dei padroni di casa, i fan non sono stati affatto delusi da quello che è stato presentato... anche perché Xenoblade Chronicles 2 e Super Mario Odyssey sembrano davvero meravigliosi, così come Project Octopath, le cui prime immagini avevano creato qualche malumore, ma che ieri ha mostrato delle caratteristiche potenzialmente esplosive. Inoltre va detto che in realtà i grossi annunci ci sono già stati negli scorsi mesi, ossia Metroid Prime 4 e un nuovo Pokémon maggiore per Switch, e non c'era bisogno di ribadirli in questa circostanza, dato che la loro gestazione è ancora lunga.

Ma concentriamoci sui titoli di terze parti, che, come già accennato, secondo noi sono l'elemento più interessante dell'intero Direct, almeno in prospettiva. Stiamo parlando di DOOM e Wolfenstein II: The New Colossus, due titoli in un colpo solo che cementificano il rapporto tra Nintendo e Bethesda e aprono ottime prospettive per futuri annunci (magari Fallout 4?); dei titoli sportivi di EA e 2K; della conferma della presenza di Square Enix sulla piattaforma con Dragon Quest Builders (oltre ai vari JRPG esclusivi e non) e dell'edizione rimasterizzata di L.A. Noire, che dopo anni riporta Rockstar su una console di Nintendo. Se vogliamo ci sarebbero anche altri giochi, ma facciamoci bastare questi. Cosa hanno di eccezionale? Facile: la loro esistenza è la dimostrazione empirica della presa di Switch sul mercato. Come ricorderete, la console è stata lanciata con un blandissimo supporto dalle terze parti, decisamente ridotto rispetto a quanto visto su PlayStation 4 e Xbox One. Il fatto che dopo nemmeno un anno dal lancio gli annunci si siano moltiplicati, è un segno positivo per Switch, che evidentemente è diventata una piattaforma interessante anche per i dubbiosi. Traduciamo: le grosse vendite dell'hardware hanno reso sensato, anche per i publisher titubanti, investire su Switch. Insomma, l'odore dei soldi si è fatto fortissimo... irresistibile. Capirete quindi che si tratta di un cambiamento netto di prospettiva per la console, nonché un altro segno del suo successo. Partendo da questi presupposti, se l'intuito non ci inganna, il 2018 sarà un grande anno per la console ibrida di Nintendo.