Che il mercato console giapponese non stesse in forma ce ne eravamo accorti un po' tutti, ma ora arriva un nuovo dato a certificarlo. Stando a un'analisi di Dangeki Online, le vendite di console e relativi giochi sono oggi un terzo di quello che erano dieci anni fa.
In Giappone l'estate è una stagione importantissima per il mercato dei videogiochi, per questo preoccupa il crollo del 24,1% delle vendite hardware del 2017 rispetto al 2016, con il software che ha visto una flessione simile (-21,1% rispetto all'anno precedente). Il calo complessivo ammonta al 22,2% del mercato, per un totale di 39,2 miliardi di yen (14,2 miliardi hardware, 25 software).
Dangeki Online è quindi andata a vedere i dati di dieci anni fa, scoprendo che nel 2007 il volume d'affari complessivo del mercato console in Giappone era di 113,4 miliardi yen. Insomma, la contrazione è innegabile e, nonostante alcuni successi, è chiaro che i soldi dei videogiocatori stiano andando da qualche altra parte.
Dove? Nel mercato mobile. I visitatori del sito hanno commentato la notizia indicando vari problemi delle produzioni attuali: titoli giapponesi brutti, ripetitivi e non competitivi con quelli occidentali, troppi sequel che non attirano i nuovi giocatori, la crescita di Steam, nessuna evoluzione sostanziale e così via. Comunque sono in molti che ritengono semplicemente gli smartphone più adatti al pubblico giapponese.