Valve ultimamente sta subendo parecchi attacchi, tra le polemiche legate all'annuncio di Artifact, gioco di carte spin-off di DoTA 2; le fughe di notizie sui suoi progetti abortiti e i resoconti sull'altissimo numero di giochi spazzatura lanciati su Steam dopo l'introduzione del sistema Steam Direct che teoricamente doveva limitarli.
Fortunatamente proprio su quest'ultimo fronte qualcosa sembra si stia muovendo. Valve ha infatti rimosso 173 titoli dalla vendita su Steam, accusati di essere dei falsi messi online solo per speculare sul sistema delle trading card. Pensate che sono tutti dello stesso publisher (in realtà i publisher sono due, Silicon Echo Studios e Zonitron Productions, ma fanno capo alle stesse persone) e che sono stati pubblicati nel giro di appena due mesi. Prolifici, c'è poco da dire.
Valve si è insospettiva perché gli sviluppatori hanno richiesto moltissime chiavi per i giochi, utilizzandole in bundle a basso costo e vendendole su siti di terze parti. In questo modo i farmer potevano ottenerli quasi gratuitamente, generare le carte e poi rivendere queste ultime su Steam per fare profitti.