Una settimana fa Andrew House, il boss di Sony Interactive Entertainment, aveva dichiarato a Reuters che avrebbe voluto vedere più competizione nel mondo dei visori VR, perché attualmente Sony sembra essere l'unica a puntare ancora su questo settore altrimenti morente:
"Non mi sento a mio agio a essere il leader del mercato VR con un margine come quello attuale. Con una categoria così nuova ci vuole una varietà di piattaforme che facciano bene, così da creare un'ondata positiva che faccia crescere il mercato potenziale per tutti."
Certo, un milione e poco più di PlayStation VR vendute non fanno gridare al miracolo, ma almeno sono qualcosa rispetto a Oculus VR e HTC, che sembrano sempre più delle fiere rintanate a leccarsi le ferite in attesa di tempi migliori. Insomma, quelli che fino a qualche anno fa erano in prima fila sul mercato dei visori VR, di cui non perdevano occasione per illustrarcene le magnifiche sorti e progressive, si sono completamente adombrati e non sembrano avere più idea di cosa provare per far attecchire questa tecnologia tra il grande pubblico. Per dire, Oculus VR ha in mano uno dei migliori giochi VR mai realizzati, Lone Echo di Ready At Dawn, ma gli ha dedicato pochissimo marketing, lasciandolo uscire senza alcuna eco... (tanto per fare un triste gioco di parole). HTC nel frattempo sta combattendo con grossi problemi finanziari e probabilmente non ha modo (o voglia) di investire ancora su un mercato che gli ha restituito ben poco. Entrambe hanno provato la via del taglio di prezzo, ma più per convincere i pochi titubanti a spendere i loro soldi che per cercare di tirare dentro un pubblico nuovo, con magari qualche campagna promozionale mirata.
Come se il quadro non fosse già abbastanza chiaro, ci ha pensato Sony a renderlo ancora più nitido, annunciando una versione riveduta e corretta di PlayStation VR: "Un aggiornamento hardware di PlayStation VR è attualmente in preparazione. La nuova versione, model number CUH-ZVR2, vanta un design aggiornato che integra i fili degli auricolari nel visore e dispone di un cavo di connessione più sottile. È anche presente una Processor Unit aggiornata, che supporta l'HDR e consente dunque di godere di contenuti in high dynamic range sul proprio televisore senza dover disconnettere la Processor Unit. Questa funzionalità può essere utilizzata solo quando il visore è acceso."
Insomma, se da un lato (anzi, da due) tutto tace, sia a livello hardware, sia a livello di iniziative che possano invogliare il pubblico a interessarsi ancora alla VR, dall'altro sembra esserci ancora voglia di dire qualcosa nel settore, magari anche solo per accontentare quella nicchia di mercato che comunque si è creata. Chissà se in un futuro non troppo remoto assisteremo alla morte definitiva del settore VR, oppure se entreranno in scena nuovi attori capaci di dargli una scossa.