La realtà virtuale è una tecnologia ricca di potenziale ma ancora acerba sia dal punto di vista hardware che su quello delle forme d'interazione sperimentate finora.
Con l'arrivo dei visori di seconda generazione alcuni aspetti problematici verranno limati, ma la strada da percorrere è ancora lunga. Secondo Richard Cameron di NVIDIA, per poter pensare di ottenere una resa visiva fotorealistica indossando un visore, bisognerà potenziare di almeno quaranta volte la capacità di calcolo degli hardware.
Quando gli è stato chiesto un parere sull'evoluzione che dovrebbe intraprendere la VR negli anni a venire, Cameron ha osservato che servirà un bel boost in termini di potenza computazionale prima di poter raggiungere un'elevata fedeltà, e per arrivare così in là potrebbe volerci ancora tanto tempo.
"Per sfruttare appieno il ray tracing nei giochi, le GPU devono crescere nella potenza di calcolo di cento volte. Per una realtà virtuale vera e propria, servono schede grafiche quaranta volte più potenti e ci vorranno molti anni per svilupparle".