Annunciata ufficialmente un paio di mesi fa con una prima galleria di immagini, Ataribox uscirà sul mercato nella primavera del 2018. Nel corso di un'intervista rilasciata a VentureBeat, il general manager Feargal Mac Conuladh ha spiegato perché il nuovo dispositivo avrà successo laddove le Steam Machine di Valve hanno miseramente fallito.
"Valve è una compagnia fantastica, ma credo che quando ci si limita a scrivere uno standard e lasciare che molte altre compagnie costruiscano i box, si vada incontro a problemi. Vogliamo essere super aperti, ma vogliamo anche offrire un'esperienza integrata per i consumatori che comprano il nostro box. Possono collegarlo, accenderlo e sperimentare un'esperienza armoniosa", dichiara Mac Conuladh. "Nel caso di Steam c'erano così tante persone impegnate nella costruzione dei dispositivi con prezzi e struttura differenti. È scomodo fare una cosa del genere in modo non unificato".
"Vogliamo disporre del nostro box. Il design è qualcosa su cui abbiamo speso un sacco di tempo, assicurandoci che sia idoneo. Stiamo anche cercando di raggiungere un prezzo di vendita e un pubblico - ci focalizzeremo sui giochi indie. Non stiamo cercando lo sviluppo di tripla-A come Sony o Microsoft. Ci sono giochi indie incredibili là fuori. Non è sempre una questione di grafica. Un gioco come Undertale ha venduto milioni di copie e ha una grafica simile a quella del Commodore 64. Ciò nondimeno è bello, ed è geniale. Portare questo genere di esperienze sulla nostra piattaforma è ciò che ci interessa", ha proseguito Mac Conuladh.
"Steam è un tipo di posizionamento diverso. Il brand Atari è un marchio molto accessibile. Ci sono persone quarantenni che ricordano quando ci giocavano da piccoli. Ma Atari suscita qualcosa anche alle generazioni più giovani. Ho portato dei ragazzini di dodici anni a vedere il film Pixels con Adam Sandler. Non dirò come la penso sul film, ma il punto è che questi ragazzini hanno riconosciuto ogni gioco, che si trattasse di Centipede o Donkey Kong. Vedo bambini girare per San Francisco con le t-shirt della Atari. È un po' come accade con le magliette dei Ramones, il 95% della gente che le indossa non ha mai ascoltato la musica, ma c'è qualcosa di magico legato al brand".
"I più giovani andranno a prenderla. Su Ataribox è possibile effettuare streaming e fare anche altre cose", ha concluso Mad Conuladh. "Vogliamo che sia un dispositivo d'intrattenimento nel salotto. Un dispositivo legato al gaming, ma che vada anche oltre. Come brand siamo in grado di farlo, è un marchio capace di raggiungere un sacco di persone in luoghi diversi".