L'idea delle micro-transazioni, loot box e simili scatena grandi polemiche e vere e proprie rivolte nella community dei videogiochiatori, come dimostrato dal recente caso di Star Wars: Battlefront II, eppure i giocatori continuano a spendere sempre di più in questi elementi.
La compagnia di analisi di mercato SuperData ha effettuato un approfondimento su questo argomento, dimostrando quanto la spesa in contenuti aggiuntivi, micro-transazioni e servizi è aumentata rispetto anche all'acquisto semplice di giochi in maniera tradizionale. L'andamento è ben visibile nei grafici riportati qua sotto: il primo presenta uno schema dei volumi di spesa degli ultimi anni a partire dal 2012, con una proiezione che arriva al 2022 e dimostra come la monetizzazione proveniente da micro-transazioni e contenuti aggiuntivi possa arrivare a +146%, con un volume previsto di 25 miliardi di dollari fra cinque anni, considerando l'attuale quota di 22 miliardi, a fronte di 8 miliardi di dollari provenienti dall'acquisto standard di titoli completi.
Il secondo schema mostra l'andamento degli introiti per quanto riguarda ad esempio FIFA 17, dimostrando come i ricavi dai contenuti aggiuntivi sovrastino piuttosto velocemente quelli iniziali dati dalla vendita del gioco.