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Star Wars: Battlefront II è il simbolo di un crescente malessere che affligge l'industria dei videogiochi, dice SuperData

Dallo studio emerge che, dal 2012 ad oggi, il mercato delle microtransazioni su PC è raddoppiato

NOTIZIA di Davide Spotti   —   24/11/2017

Secondo una nuova analisi di SuperData, negli ultimi cinque anni il mercato dei prodotti free-to-play su PC è raddoppiato. E sebbene venga rimarcato che Electronic Arts "ha ancora molta strada da fare per comprendere il desiderio dei giocatori verso le microtransazioni", lo studio ribadisce che allo stato attuale i consumatori stanno spendendo sempre più denaro per ricevere contenuti aggiuntivi.

Niente di nuovo insomma: al netto delle lamentele degli ultimi tempi, che hanno investito in particolare Star Wars: Battlefront II, la direzione intrapresa da una parte dell'industria sta seguendo né più né meno le propensioni del mercato di massa.

"Nonostante i giocatori lamentino la tendenza dei publisher all'eccessiva monetizzazione dei contenuti aggiuntivi, essi continuano a supportare il modello economico con i loro portafogli", si legge nel documento.

Nel 2012 i contenuti free-to-play su PC avevano generato entrate per 11 miliardi di dollari, mentre nel 2017 il dato complessivo ammonta a 22 miliardi. Viene inoltre prevista una crescita di altri 3 miliardi entro il 2022. Al contempo i ricavi generati dalla vendita di giochi completi è cresciuta da 5 a 8 miliardi, e dovrebbe arrivare a 11 miliardi nello stesso lasso di tempo.

Sempre stando a quanto indica SuperData, mentre "Battlefront II è il simbolo di un nuovo e crescente malessere per l'industria dei videogiochi, le vendite di contenuti aggiuntivi stanno progressivamente scavalcando il modello tradizionale, e questo trend non mostra segni di rallentamento".

"Rimane da vedere quale sarà l'effetto del cambio di rotta impartito da EA sulle microtransazioni di Battlefront II, ma è giusto osservare che la community non è affatto entusiasta", conclude il rapporto. "Al di là di questo, è chiaro che i giocatori stiano continuando a spendere su contenuti aggiuntivi ben realizzati, e che il mercato presenti notevoli opportunità per i publisher".