Dopo una certa attesa, alimentata soprattutto dagli incredibili risultati raggiunti su PC, PlayerUnknown's Battleground è finalmente giunto su Xbox One ma, a quanto pare, con qualche problema di troppo. L'analisi di Digital Foundry è impietosa e il web ovviamente non si è lasciato sfuggire l'occasione per fare un po' d'ironia (a dir poco) sulla situazione, in particolare confrontando le grame performance del gioco con la campagna mediatica basata sulla potenza di Xbox One X. Al di là della console war spicciola, la questione fa sorgere alcune considerazioni interessanti, tra lo stato dei lavori sul gioco Bluehole e i risvolti dell'accesso anticipato su console.
Bisogna sempre ricordare che si tratta di un gioco in Game Preview, ovvero in accesso anticipato, che ha attraversato un lungo processo di sviluppo e presenta diverse problematiche tecniche anche su PC e che viene proposto in versione assolutamente provvisoria anche su Xbox One. Alla luce di questo, una disamina tecnica come quella proposta da Digital Foundry lascia il tempo che trova, perché non si sta analizzando un prodotto finito, ma a questo modus operandi della rubrica britannica siamo ormai abituati. Viene da pensare, piuttosto, che il pubblico console non sia forse ancora pronto alla proposta di giochi con questa modalità, almeno per quanto riguarda titoli in vista come questo, perché meno propenso ad accettare i compromessi richiesti da un gioco che deve ancora essere a tutti gli effetti concluso, a prescindere dal prezzo ribassato a cui viene offerto.
D'altra parte, anche il fatto di puntare forte su un gioco in Game Preview come "titolo di Natale" è stata una mossa alquanto azzardata da parte di Microsoft, che avrebbe potuto aspettare ancora un po' e proporlo in una versione più ottimizzata (pur rimanendo anche in Game Preview) qualche mese dopo. Intendiamoci, resta tutto da vedere l'impatto della polemica sulle effettive vendite, che sono poi quello che conta per davvero quando si fanno queste scelte e difficilmente vengono influenzate più di tanto dalle analisi tecniche, ma dal punto di vista dell'immagine sul pubblico di appassionati il danno è fatto.
Effettivamente, vedere un gioco che non rappresenta proprio la punta massima della tecnologia attuale arrancare sotto i 30 frame al secondo in alcuni frangenti anche su Xbox One X fa una certa impressione, facendo riflettere sullo stato dei lavori della versione console, evidentemente ancora piuttosto indietro essendo stata annunciata in effetti non molto tempo fa. Allora partono le teorie dei tecnici, sul fatto che possa essere la CPU "vecchia" di Xbox One X - versione modificata del Jaguar presente già sulle varie Xbox One e PlayStation 4 - a fare da collo di bottiglia su un gioco così pesante sul processore, dovendo gestire un centinaio di giocatori su una singola mappa enorme e tutti parametri legati agli oggetti e al loot. È ancora decisamente presto per trarre conclusioni di questo tipo ma il fatto è proprio questo: è ancora presto per trarre conclusioni in generale, trattandosi di un gioco in Game Preview, eppure l'impatto negativo, nei "circoli di appassionati", ormai c'è stato. L'effetto Natale coprirà comunque le falle tecniche e il danno d'immagine?