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Il diavolo ha dato cinque consigli agli sviluppatori su come distruggere il mondo dei videogiochi usando la psicologia e le casse premio

E se lo dice il diavolo...

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   02/01/2018
Overwatch
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Come saprete, in Italia siamo stati tra i più attivi nel tentare di spiegare i meccanismi psicologici che si celano dietro alle casse premio, o loot box che dir si voglia.

Poche ore fa, lo psicologo Jamie Madigan ha pubblicato sul suo blog, "The Psychology of Video Games", uno dei più attivi a spiegare la psicologia della fruizione dei videogiochi, cinque consigli dati dal diavolo in persona agli sviluppatori, che spiegano per filo e per segno come distruggere i videogiochi usando la psicologia e le casse premio. Ovviamente si tratta di un articolo provocatorio, ma leggiamo insieme i consigli:

1. Sfruttare la fallacia dello scommettitore, ossia la convinzione che gli eventi governati dal caso subiscano l'influenza di altri eventi accaduti nel passato, per far credere al giocatore che dopo un certo numero di casse premio aperte, che contenevano solo premi squallidi, aumenti la probabilità di aprirne una con dei premi di valore. In realtà non cambia nulla, ma tanto il giocatore medio è un pollo.

2. Usare il cosiddetto effetto dei costi irrecuperabili, ossia la tendenza del giocatore d'azzardo di utilizzare i soldi già spesi come scusa per continuare a spendere. In termini di design bisogna mostrare al giocatore quanto ha speso senza ottenere nulla, così da motivarlo a spendere ancora per cercare di vincere ciò che vuole.

3. Sfruttare l'euristica della disponibilità, ossia un bias che porta a sovrastimare le informazioni a nostra disposizione. Come? Basta mostrare ai giocatori altri giocatori che aprono casse premio e vincono oggetti di valore. Avete presente il sistema di apertura delle casse introdotto in Call of Duty: WWII? O gli spacchettamenti degli youtuber? Servono proprio a questo.

4. Dare l'illusione del controllo. Le persone tendono a credere di avere il controllo sugli eventi casuali, perché la mente umana non riesce ad accettare l'idea di vivere in un universo vasto e indifferente. I casinò scoprirono anni fa che basta dare al giocatore una forma d'interazione con le slot machine, ad esempio premere un pulsante per fermare le slot, per coinvolgerlo di più. Applicate alle casse premio e anche i videogiocatori si sentiranno più coinvolti.

5. Sempre le slot machine ci insegnano che si può sfruttare un altro effetto per coinvolgere maggiormente il giocatore: quello dell'illusione Near Miss, ossia far credere al giocatore di aver quasi vinto per spingerlo a giocare ancora nel tentativo di rifarsi sfruttando il trend apparentemente positivo.

Si tratta di cinque consigli utilissimi, ma ci preme di fare un appunto finale al diavolo: i designer già li applicano... o forse lo sapevi già? Per altri dettagli, leggete l'articolo originale.