Xbox One è quasi a quota 35 milioni di unità, mentre il lancio di Xbox One X negli USA è stato migliore rispetto a quello di PlayStation 4 Pro. La notizia, che proviene dalle stime dell'analista Daniel Ahmad, basate su rilevazioni NPD non di pubblico dominio, è insieme dolce e amara per Microsoft: sì, le vendite delle console della casa di Redmond stanno migliorando in modo evidente, ma il rapporto con PlayStation 4 rimane all'incirca di uno a due: un gap impossibile da colmare.
L'ottima accoglienza riservata a Xbox One X potrebbe però dirci qualcosa sul futuro, che a quanto pare è meno scontato di quel che si pensava. Eravamo partiti un po' tutti con la convinzione che il consistente vantaggio costruito da Sony non fosse in alcun modo intaccabile, anche e soprattutto per via dei grandi investimenti in termini di esclusive che l'azienda giapponese ha iniziato a fare durante la seconda fase del ciclo vitale di PlayStation 3. Invece alcuni dei fronti su cui Microsoft si sta muovendo fanno pensare a un possibile capovolgimento di fronte, da realizzarsi pienamente in concomitanza con la prossima generazione di console.
In primo luogo, il marketing dietro il progetto di Xbox One X sembra stia funzionando: se con PlayStation 4 Pro lo stesso identico messaggio non aveva sortito chissà quali effetti, chissà se per via della questione dei 4K dinamici o di una parziale saturazione del mercato, con la nuova console Microsoft le cose stanno andando diversamente e lo dimostrano i numeri del lancio, nonostante un prezzo di vendita non propriamente popolare. Le capacità tecniche di Xbox One X potrebbero addirittura consentirle di reggere il confronto con i primi mesi di PlayStation 5, complice il fatto che i miglioramenti grafici anche nei titoli tripla A diventeranno sempre più difficili da notare. Be', a meno che non si punti finalmente sul costante raddoppio del frame rate.
In secondo luogo, Xbox One S è ormai diventata la console più accessibile sul mercato: la si trova spesso e volentieri a 200 euro o addirittura meno, e la mossa di includere nel Game Pass anche tutti i titoli first party fin dal day one implica un rapporto spesa / contenuti eccezionale per chiunque vorrà dare nuovamente fiducia alla piattaforma Microsoft. La cosa buffa è che questa rivoluzione commerciale apparteneneva di fatto alla tanto criticata filosofia originale di Xbox One, semplicemente allora gli utenti non erano pronti a un passo del genere e lo hanno fatto capire in modo piuttosto veemente.
A questi due fattori si aggiungono le voci sulle possibili acquisizioni di grandi publisher e famosi team di sviluppo da parte della casa di Redmond, che ha certamente le risorse per poter portare a termine operazioni del genere. Che queste manovre si concretizzino o meno, ad ogni modo, possiamo certamente stare tranquilli circa il fatto che attualmente siano in cantiere molteplici progetti di grande spessore che andranno finalmente a rimpolpare la line-up first party di Xbox One.
Insomma, il quadro è promettente: lavorando in modo consistente sia sulla fascia bassa (Xbox One S) che su quella alta (Xbox One X), con l'importante novità di Xbox Game Pass e tutte le possibili sorprese all'orizzonte, alcune delle quali verranno certamente rivelate all'E3 2018, Microsoft sembra proprio aver cambiato marcia e questa sua progettualità a lungo termine potrebbe rappresentare un importante kickstart rispetto alle sfide della prossima generazione di console.
Certo, Sony non se ne starà ferma ad aspettare e attaccherà con tutte le proprie armi già quest'anno, mettendo in scena un assalto il cui esito potrebbe cambiare il futuro dell'industria. La domanda è: Microsoft riuscirà a contrastare la quantità e la qualità delle esclusive PlayStation con gli strumenti di cui attualmente dispone?