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Il 69% dei videogiocatori considera accettabili le microtransazioni cosmetiche

Aumentato il numero di utenti che fa acquisti in gioco

NOTIZIA di Simone Tagliaferri   —   16/02/2018

Una delle leggende più diffuse tra i videogiocatori è che le microtransazioni siano praticate da una ristretta cerchia di videogiocatori. Molti credono che solo il 2% degli acquirenti di un gioco spenda soldi in contenuti supplementari e che questa infima percentuale sia concentrata particolarmente nel mondo mobile. In verità, come fa notare l'analista ZhugeEX sul forum Resetera, non è così: su console e PC queste percentuali sono molto più alte.

Pensate che l'attach rate dei DLC è di circa il 20% per singolo gioco (si tratta di una media ricavata dai dati forniti da diversi publisher), mentre è cresciuto del 50% il numero di giocatori che fa acquisti in gioco. ZhugeEX cita il caso dell'ultimo FIFA, dove pare che circa il 40% degli utenti spenda soldi nel FUT.

Stando a un recente studio statistico, la media di acquirenti che fa acquisti in gioco è cresciuta fino al 6% (valore medio). Il 69% dei rispondenti, comunque, trova che le microtransazioni cosmetiche siano accettabili. Il 22% considera le microtransazioni pay-to-win tossiche per i giochi. In generale, comunque, i fan dichiarati delle microtransazioni sono soltanto l'1.3%.