Michael Pachter, noto analista di Wedbush Securities, ha dichiarato che il rapporto tra giochi esclusivi venduti su Nintendo Switch e numero di console disponibili nelle case dei giocatori rimarrà inavvicinabile per Sony.
Durante un'intervista concessa a GamingBolt, Pachter ha rimarcato che gli utenti PlayStation 4 possono godere di un più vasto catalogo di titoli provenienti dalle terze parti, di conseguenza hanno accesso una maggiore scelta rispetto a quanto avviene sulla piattaforma Nintendo.
"Penso che uno dei vantaggi di Nintendo per i suoi first party sia la presenza di pochi giochi provenienti dalle terze parti", ha commentato Pachter. "Se non è possibile giocare su Switch a titoli come Call of Duty, Battlefield o GTA, si è un po' più limitati nella scelta di grandi giochi. E ovviamente gli utenti decideranno di acquistare le esclusive Nintendo".
"Per i possessori di PlayStation 4 è diverso: hanno l'opportunità di scegliere qualsiasi gioco tranne quelli di Nintendo, e quindi un prodotto come God of War deve competere con tutto il resto. Per questi titoli è più difficile emergere, è una logica perversa: la carenza di supporto delle terze parti finisce per essere un punto di forza", prosegue l'analista.
"Ma sapete, questo è il modello di Nintendo, hanno lanciato Switch nel 2017, dopo l'uscita di PlayStation 4 e Xbox One nel 2013, e non hanno nessuna pretesa che tutti possano mettere da parte PlayStation 4 per il loro hardware. Credo vogliano che Switch sia la seconda console per la maggior parte delle persone, perciò si avrà Call of Duty su PlayStation 4 e Xbox One e i titoli Nintendo su Switch".
Insomma, secondo Pachter non si può parlare di confronto diretto, proprio perché le esclusive Nintendo non vendono seguendo i trend degli altri titoli first party disponibili sul mercato. "Zelda probabilmente ha un attach rate dell'80%. Solo qualcuno deciderà di comprare Switch senza Zelda. Da questo punto di vista non c'è partita per i giochi di Sony".