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Metro 2033, il romanzo in Italia

Metro 2033 prima di essere videogioco, è un fenomeno librario unico nel suo genere. Leggere per scoprire perchè. Include intervista all'autore, Dmitry Glukhovski.

NOTIZIA di Andrea Pucci   —   11/01/2010
Metro 2033
Metro 2033
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La Russia, con i suoi pregi e i suoi difetti, ha dato prova nell'ultimo decennio di essere una fucina di fervide menti attive nel mondo della fantascienza e del fantasy. Prendete ad esempio Sergej Vasilievič Luk'janenko autore del successo letterarario "I Guardiani della Notte" poi diventato discreto film (per essere una produzione russa).
Metro 2033 è un altro esempio della fucina di idee moscovita. E' un romanzo unico nel suo genere perchè è stato un successo di vendite in un territorio notoriamente difficile, ma soprattutto perchè è nato e scritto sul web, da un'attività collaborativa tra lo scrittore Dmitry Glukhovski e gli utenti del sito. Un po' il sogno di chiunque: scrivere, ricevere feedback, correggere e implementare. In un certo senso Dmitry ha sognato l'ambientazione, gli utenti hanno condiviso le idee. Tanto è vero che la versione russa di Metro 2033 è gratuitamente scaricabile dal web fin dal suo esordio. E nonostante questo ha venduto oltre 400000 copie di carta nella Santa Madre Russia e l'autore è considerato da molti critici una specie di "Tolkien post-atomico".
Ho incontrato l'agenzia letteraria di Glukhovski a Francoforte, durante la fiera del libro dello scorso ottobre. Un incontro nato un po' per caso e un po' per curiosità. L'Italia era stato fino allo scorso ottobre l'unico paese europeo a non avere un editore interessato alla pubblicazione. Possibile, mi sono chiesto? Certo che sì, altrimenti non saremmo qui oggi a discutere di Metro 2033.

La copertina di Metro 2033
La copertina di Metro 2033

La metropolitana di Mosca è una delle metropolitane più grandi e suggestive del mondo. Ha ispirato molte menti nell'ultimo secolo e non ultimo, proprio il giovane Glukhovski. Classe 1979, si dice che abbia immaginato il romanzo già a 12 anni, dovendo attraversare ogni giorno per l'intera larghezza la metro di Mosca. A ogni stazione una storia, un personaggio, un'idea. Maturato un po', ma non troppo, nel 2002, alla giovane di età di 23 anni, Dmitry Glukhovski scrive Metro 2033 a puntate sul suo sito internet. Il resto l'ho già detto sopra. Vorremmo tanto che anche in Italia il romanzo avesse il successo che ha avuto negli altri paesi europei (dalla Polonia alla Spagna, passando per la Germania e la Gran Bretagna). A voi lettori di Multiplayer.it affido la prima notizia in proposito e qualche domanda che ho personalmente rivolto all'autore nei giorni scorsi dopo averlo inseguito sul suo Blackberry per settimane.

Ciao Dmitry. Prima di tutto grazie per il tempo concessoci. Per questa intervista mi piacerebbe iniziare "dall'uomo" Dmitry Glukhovski. Ho letto molte interviste sulla stampa russa (come Cosmopolitan ad esempio) che ti considerando una sorta di Tolkien post-atomico.
Innanzitutto, io non mi considero una specie di Tolkien post-nucleare. La mia intera esistenza è tutta un esperimento e non vorrei essere ricordato come l'autore di un solo libro/universo per sempre. Adoro Tolkien ma amo anche Gabriel Garcia Marquez, Franz Kafka, Ray Bradbury, Jorge Borges e Philip K. Dick anche di più. Si, il mio primo romanzo, Metro 2033, è un po' un Signore degli Anelli post-apocalittico ma non posso nemmeno immaginare cosa mi riserva il futuro, quale sarà la mia prossima mossa.
La storia di Metro 2033 inizia nei miei anni di scuola. Mosca è una città immensa, con più di 12 milioni di abitanti spalmati su un territorio enorme. La mia scuola era ad un'ora di viaggio da dove abitavo. Compiuti i 10 anni, ho cominciato a prendere la metro per un'ora ad andare e un'ora a tornare. Ho contato più di 3500 ore di metro durante i miei anni di scuola.
Un bel giorno appresi che la Metro di Mosca non era quello che io pensavo essere - un mero mezzo di trasporto - ma un enorme rifugio antiatomico dotato di centinaia di bunker connessi tra di loro. Le stazioni erano dotate di enormi porte di metallo a chiusura ermetica (invisibili ai passeggeri) ed esisteva una "Metro 2" segreta riservata all'elite sovietica, che collegava il Kremlino, il KGB, i ministeri, le università.. Questa verità fu ipnotizzante per me.
E' stata la Metro ad ispirarmi.
Ho iniziato a scrivere il libro a 17 anni, all'Università. Al compimento dei miei 22 anni il libro era finito. Provai a pubblicarlo ma tutti gli editori russi mi rifiutarono all'inizio. Così, nel 2002, lo pubblicai da solo. Creai un sito in Flash e HTML molto rudimentali, m-e-t-r-o.boom.ru, ospitato su un servizio di hosting gratuito, ci misi il libro scaricabile gratuitamente e lasciai che le cose andassero come dovevano andare. Inaspettatamente, Internet diede la vita a questo Golem. Il libro cominciò ad attrarre lettori e in relativamente poco tempo diventarono migliaia. Cominciarono a fioccare commenti e domande, idee e critiche e soprattutto richieste per scoprire cosa sarebbe successo dopo.
Nel 2005 il mio era diventato un sito davvero popolare e molti publisher cominciarono a contattarmi per pubblicare il libro. Ad oggi il libro ha superato il mezzo milione di copie vendute, anche se è ancora disponibile gratuitamente in rete. Il numero di lettori della versione scaricabile è stimato in 2 milioni. E' la dimostrazione che una versione gratuita in rete, paradossalmente, non ha minato le vendite della versione cartacea. Da allora ho pubblicato Metro 2034 e "It's Getting darker" sempre gratuitamente online.

Dmitry Glukhovski nella metro di Mosca
Dmitry Glukhovski nella metro di Mosca

Com'è stato condividere la tua esperienza online con i lettori? E' stata una combinazione irripetibile o è un modo completamente nuovo di scrivere storie nel XXI secolo?
E' stata una cosa molto interessante da fare. Specialmente perché non stavo copiando da nessuno, ma inventando tutto da zero. Metro 2033 è diventato un romanzo online interattivo, e in un certo senso può essere considerato frutto di una creazione collettiva. Quando ho iniziato a scrivere il libro avevo solo 17 anni. La mia immaginazione compensava quello che mi mancava in termini di esperienza ma non riuscivo a trovare molti dettagli tecnici sulla metro di Mosca. I miei lettori mi hanno salvato. Alcuni erano ingegneri costruttori della metro, altri membri di task force speciali, altri biologi. E tutti avevano qualcosa da aggiungere, da correggere, da puntualizzare. Ho ascoltato tutti. Ma per ciò che concerne l'idea originale, la storia e il significato, non ho permesso a nessuno di intervenire.
In generale è stata un'esperienza interessante. Quando i tuoi lettori diventano co-autori, il tuo libro diventa il loro libro e loro amano questo. Per il futuro del libro è senza dubbio positivo a meno che non sei un autore "geloso" della sua creatura.

Parliamo un po' di Metro 2033 e 2034. Quanto in profondità nel futuro la saga di Metro si spingerà?
Metro 2034 è un libro completamente differente. Metro 2033 è come un blockbuster da 100 milioni di dollari, Metro 2034 è un film d'essai. E' più profondo, lento, filosofico e lirico; lo definirei un poema noir post-atomico. La mia profonda convinzione è che non dovrei scrivere nessun nuovo libro se non mi dà niente di nuovo. E' così noioso riprodurre formule di successo. La vita è fatta di emozioni e sensazioni e non è affatto emozionante ripetere ancora e ancora le cose già fatte.
Metro 2034 si concentra sulla storia e sul dramma di Hunter, una delle figure chiave di Metro 2033, un personaggio davvero misterioso e introduce anche un nuovo eroe, Sasha, una ragazza di 16 anni. E' una storia di amore, speranza e fede: le tre cose che consentono ad un uomo di sopravvivere in un mondo senza domani.

A oggi non ho piani per scrivere un terzo libro, che esso sia 2035 o 2032. Ho aperto invece le porte dell'Universo di Metro ad altri autori. In Dicembre abbiamo lanciato insieme una serie di libri chiamati "The Universe of Metro 2033", in cui molti autori differenti raccontano le loro storie nel mondo di Metro 2033. Questa è un'altra esperienza molto interessante...

Credi che un lettore italiano (o comunque dell'Europa occidentale) riesca ad apprezzare, e quanto, una storia basata nella metro di Mosca?
Certamente! Tutti conoscono cosa rappresenta la metropolitana di Mosca: è una delle attrazioni più conosciute della Russia e sono innumerevoli i turisti italiani che si possono incontrare laggiù. La paura di una guerra nucleare è una paura universale, e il problema atomico iraniamo appare nella TV italiana tanto quanto in quella russa. E poi c'è la Corea del Nord, il Pakistan, la nuova Guerra Fredda USA-Russia... In definitiva Metro 2033 è una storia umana universale, apprezzabile da chiunque a prescindere della sua origine geografica. Sto leggendo i commenti dei lettori su Amazon tedesco su Metro 2033 e Metro 2034, ed è incredibile come le reazioni siano simili a quelle dei russi . Siamo tutti esseri umani. Tutti amano e odiano cose molto simili.

Dal libro al gioco. Che relazioni hai con i videogiochi?
Amo i videogiochi da sempre, da quando all'inizio degli anni Novanta giocai con il primissimo "Prince of Persia" e "Wolfenstein 3D". Il mio favorito di tutti i tempi rimane comunque Civilization. L'ho giocato per la prima volta a 12 anni e l'ultima volta ieri. Per me, avere il romanzo adattato in un videgioco è come un'avventura, come farne un film.

Quanto differisce l'attuale gioco (pubblicato da THQ) da quello che avresti in mente per Metro 2033?
In generale, è molto differente. Ma come personaggi, storia, dramma, il mondo è intatto. Certo, i giochi sono un'altra cosa rispetto ai libri. Non puoi pretendere che 15 ore di gameplay contengano tanta filosofia, relazioni, profondità e dialoghi di un romanzo. Ma un romanzo può contribuire enormemente ad un gioco, lo aiuta ad essere più forte, più profondo e più toccante. Tutti abbiamo provato a fare di Metro 2033 un gioco non solo indimenticabile con una grafica incredibile, ma anche una storia emozionante e forte da ricordare e un mondo così reale da potertici muovere.

Chiudiamo con una curiosità. Quanto il successo sta impattando sul tuo stile di vita? Come affronti questo cambiamento?
Beh.. ancora vivo nello stesso appartamento e guido la stessa auto. La migliore cosa del cosiddetto "successo" è la completa liberta. Ho lasciato tutti i miei lavori precedenti - ne facevo 4 allo stesso tempo! - e ora faccio solo quello che voglio. Mi sono permesso il lusso di smettere di realizzare le idee degli altri e realizzare solo le mie. Si, sono felice!

Multiplayer.it Edizioni pubblicherà in italiano Metro 2033 e Metro 2034. Metro 2033 presumibilmente verrà rilasciato in contemporanea al gioco a fine marzo 2010.