Il legame tra il regista Neil Blomkamp e i videogiochi al momento è legato solamente al mai nato film di Halo, che per tanto tempo ha tenuto banco sulla scena videoludica come una possibile megaproduzione con coinvolgimento di Peter Jackson, lasciata poi in un cassetto senza apparentemente via d'uscita.
Blomkamp è peraltro il regista dell'ottimo District 9, film di fantascienza caratterizzato da un approccio decisamente particolare al classico tema del rapporto umani/alieni oltre che per il taglio cinematografico stesso. Proprio su un possibile adattamento videoludico di questo, Blomkamp ha avuto qualcosa da dire al LA Times ultimamente.
"District 9 come gioco sarebbe affascinante, ma non voglio che ne venga fuori una mera operazione commerciale", dice il regista, che riconosce (d'altra parte, chi può saperlo meglio di lui) la difficoltà insita nel far riuscire bene un adattamento tra i due media. "Mi sono occupato di computer grafica e amo le ambientazioni virtuali, è per questo che mi piacciono i videogiochi", spiega, "credo che una riproduzione virtuale del ghetto di Soweto sia un'idea affascinante. Anche le armi ci starebbero bene, ho visualizzato il film in maniera tale che ricordi abbastanza un videogioco in alcune sezioni", rivela Blomkamp, "dunque un videogioco sarebbe interessante secondo me". Tuttavia, la questione rimane per il momento su un piano puramente ideale.