E' passato del tempo dall'affaire Brutal Legend, eppure Tim Schafer non sembra aver dimenticato i torti subiti, in seguito al blocco e la rischiata cancellazione totale del gioco, recuperato poi da Electronic Arts.
Intervistato da Eurogamer alla conferenza Develop, il game designer è un fiume in piena nei confronti di Bobby Kotick, capo di Activision Blizzard. Secondo Schafer il gran capo di Activision fa anche bene a preoccuparsi degli azionisti, ma potrebbe farlo anche trovando un giusto mezzo tra questi e gli sviluppatori, o il mondo dei videogiochi in generale. Dice di Kotick che "si vanta tanto del fatto che non gli piacciano i giochi, ma non credo che questo sia un atteggiamento positivo per i videogiochi in generale".
E poi: "possiamo avere il medesimo approccio che potremmo avere se fossimo nell'industria delle saponette, dove proviamo semplicemente a creare le saponette più economiche, questo è l'atteggiamento che ha lui [Kotick]. Non mi pare una gran cosa per l'industria, non puoi abbracciare pienamente qualcosa finché è popolare, spremerne via tutto il succo vitale e poi passare al prodotto successivo, a un certo punto bisogna inventare qualcosa, costruire qualcosa". Infine, Schafer si augura che il capo di Activision possa passare ad un altro settore dell'industria, uno "in cui si fanno più soldi", e suggerisce, con il solito, caustico sarcasmo: "magari il mercato delle armi?"