L'affaire PSN non tarderà a far muovere le autorità competenti in termini di sicurezza dei dati, nel Regno Unito l'Information Commissioner's Office si è già mosso per interrogare Sony sull'accaduto.
Secondo l'ICO (e non si tratta del gioco di Ueda), il rischio di compromissione dei dati legati alle carte di credito avrebbe dovuto portare a determinate manovre prestabilite per garantire la sicurezza degli utenti che sono invece state trascurate o ritardate eccessivamente da Sony. Ad esempio, il semplice avvertimento sulla possibilità che i numeri di carte di credito possano essere stati intercettati e pertanto la raccomandazione all'attenzione per gli utenti sarebbero dovuti arrivare subito da parte del produttore nipponico, non ad una settimana di distanza o quasi dall'accaduto.
"Qualsiasi azienda che operi su dati personali nel Regno Unito deve assicurare il rispetto delle leggi, inclusi i sistemi di sicurezza per il mantenimento di tali dati", ha spiegato l'ICO, "siamo stati recentemente avvertiti dell'incidente accaduto a Sony, stiamo contattando la compagnia e faremo indagini approfondite per stabilire la natura precisa dell'incidente prima di decidere quale azione, nel caso, debba essere intrapresa da questo ufficio".
Fonte: Eurogamer.net