Alcune voci danno per certa la messa in vendita nel mercato underground, da parte di alcuni hacker non identificati, di un database di più di 2,2 milioni di carte di credito degli utenti PSN.
L'obiettivo è palese, soldi a parte: costringere Sony a comprare i dati per non farli diventare pubblici, generando un effetto a catena devastante. Pare però che Sony abbia rifiutato l'acquisto.
Le voci di corridoio sull'asta delle carte di credito è nata da Kevin Stevens di Trend Micro, il primo a dare la notizia.
Il database conterrebbe le seguenti informazioni di ogni utente: nome e cognome, indirizzo, numero di telefono, email, password dell'email, data di nascita e i già citati numeri delle carte di credito, compresi la data di scadenza e il codice segreto.
Ovviamente, l'inclusione di dati come la password dell'email e il codice di sicurezza della carta di credito, dati non richiesti da Sony, fanno pensare che si tratti di un falso.
Sony per ora non ha rilasciato dichiarazioni in merito, ma dovrà presto farlo perché è già emersa la presunta prima vittima della frode delle carte di credito rubate dal PSN, un uomo australiano che ha trovato diverse transazioni sospette, per un totale di duemila dollari, sul saldo della sua carta di credito.
Ma anche in questo caso ci sono dei forti dubbi sul legare la frode ai fatti che hanno colpito PSN, perché l'autore pare sia facilmente rintracciabile proprio grazie alle transazioni eseguite.
Fonte: VG247