L'affaire PSN ha raggiunto ormai dimensioni notevoli, tanto da costringere Sir Howard Stringer, presidente di Sony, a scusarsi pubblicamente con una lettera aperta.
In questa, il capo di Sony si scusa "per l'inconveniente e la preoccupazione suscitata da quest'attacco" e si rende conto che "molti pensano che avremmo dovuto rendere noti prima i rischi. E' un appunto giusto" ammette, "avremmo voluto avere tutte le risposte prima, ma le analisi tecniche sono un processo complesso e che richiede tempo. Gli hacker hanno fatto del loro meglio per coprire le tracce e c'è voluto più tempo del previsto per i nostri esperti nel trovare e identificare i problemi insorti".
Stringer poi ribadisce il fatto che "al momento, non ci sono prove certe sull'utilizzo esterno di dati personali e riguardanti le carte di credito e continuiamo a monitorare attentamente la situazione". Sony afferma inoltre di essere nelle fasi finali della ricostruzione di PSN che dovrebbe tornare online entro la prossima settimana. Nelle ultime ore, peraltro, il gigante nipponico è stato accusato da diverse fonti di utilizzare software di controllo non aggiornato e una totale assenza di firewall per il suo PlayStation Network.
Fonte: PlayStation blog