Nintendo non ha buone prospettive per l'anno fiscale che si concluderà il 31 Marzo 2012. Prevede perdite per 65 miliardi di yen, che fanno 534,87 milioni di sterline, ovvero 638,12 milioni di euro. La previsione iniziale era molto più ottimistica e parlava di perdite per "soli" 20 miliardi di yen. Insomma, aumentare i prezzi della macchinetta del caffè personale di Miyamoto non è bastato a coprire il buco.
Alla fine di Dicembre 2011 le perdite ammontavano a 48,3 miliardi di yen rispetto ai profitti di 49,5 miliardi di yen dell'anno precedente. Nintendo lamenta i problemi derivati dalla forza dello yen sui mercati finanziari e il fatto che abbia venduto meno console di quanto preventivato. Soprattutto il Nintendo 3DS, prima del taglio di prezzo, stava andando molto male vendendo appena 710mila pezzi tra Aprile e Giugno dell'anno scorso. Con il taglio effettuato la console ha venduto 8,36milioni di unità tra Ottobre e Dicembre 2011.
Il Wii ha raggiunto un totale di 94,97milioni di pezzi venduti, 8,96 milioni dei quali nell'ultimo anno finanziario (contro una previsione di Nintendo di 13 milioni, poi abbassata a 10 milioni per la fine di Marzo 2012).
Parlando di software, Nintendo ha dichiarato di aver venduto 28,04 milioni di giochi per Nintendo 3DS fino a Dicembre e si aspetta di raggiungere i 38 milioni per la fine di Marzo, contro i 62 milioni predetti. Nello stesso periodo sono stati venduti 89 milioni di giochi per Wii, contro i 100 milioni predetti, stima già ribassata rispetto ai 120 milioni inizialmente preventivati.
Fonte: eurogamer.net