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Activision Blizzard: formato un comitato contro le discriminazioni

All'interno di Activision Blizzard è stato formato un comitato contro le discriminazioni, che ha già presentato una lunga lista di richieste alla dirigenza.

NOTIZIA di Stefano Paglia   —   25/05/2022

12 persone tra dipendenti ed ex-dipendenti di Activision Blizzard hanno formato un comitato contro le discriminazioni sul luogo di lavoro. Il gruppo ha già stilato una lista di richieste presentata ai vertici della compagnia, incluso il CEO Bobby Kotick.

Stando quanto riportato dal Washington Post, le richieste del comitato sono state proposte ieri a Bobby Kotick, Kristen Hines (diversity officer) e Julie Hodges (capo delle risorse umane). Il documento lungo circa 4 pagine chiede alla dirigenza alcuni cambiamenti essenziali per prevenire i casi di discriminazione e creare un luogo di lavoro sano. Tra le richieste troviamo:

  • I lavoratori devono essere in grado di incontrare il coordinatore per le pari opportunità (nominato nell'ambito dell'accordo federale sulle molestie sessuali).
  • Le chat con le risorse umane devono essere obbligatoriamente documentate.
  • Limitare le ritorsioni nei confronti dei dipendenti che avviano controversie.
  • Istituire indagini indipendenti sulle denunce di discriminazione.
  • Fine dell'arbitrato obbligatorio nei casi di discriminazione (che impedisce ai lavoratori di citare in giudizio il proprio datore di lavoro).
  • Stanze per l'allattamento private.
Activision Blizzard

Jessica Taylor, portavoce di Activision Blizzard, ha commentato il report del Washington Post affermando: "Apprezziamo che questi dipendenti vogliano unirsi a noi per costruire ulteriormente un Activision Blizzard migliore e continuare i progressi che abbiamo già fatto."

"Ad esempio, abbiamo già aggiornato le nostre strutture per l'allattamento, rinunciato all'arbitrato, assunto nuovi leader DEI (Diversity, Equity e Inclusion) e EEO (pari opportunità di impiego) e collaborato con i dipendenti per rendere le nostre politiche e processi più inclusivi, citando alcuni problemi elencati dalla lettera".

Tuttavia, sempre stando agli intervistati dal Washington Post, pare che i cambiamenti apportati finora non siano stati ritenuti sufficienti da alcuni dei dipendenti di Activision Blizzard, che chiedono che la dirigenza soddisfi tutte le richieste elencate dal comitato contro le discriminazioni.