Il trailer di Aeon Must Die! è tornato online, nonostante le accuse di abusi e corruzione non siano state diradate. Anzi, stando ad alcuni ex-sviluppatori non sarebbero neanche state affrontate dal publisher, Focus Home Interactive.
Mostrato durante un vecchio State of Play, il trailer di Aeon Must Die! era stato rimosso per le accuse degli ex-sviluppatori, che descrissero quello di Limestone Games come un ambiente lavorativo pessimo fatto di crunch infinito, maltrattamenti, abusi, corruzione e manipolazione. Lo studio aveva perso quasi tutti i suoi dipendenti poche settimane prima del lancio del trailer, con quest'ultimo definito come il prodotto di abusi, manipolazioni e furto. Nessuno di quelli che ci aveva lavorato era più con la compagnia e tanti non erano stati pagati per il loro lavoro. I ribelli lanciarono anche un'accusa molto forte contro la dirigenza, rea di aver rubato la proprietà intellettuale al legittimo proprietario, ingannandolo.
La risposta di Focus Home Interactive fu che avrebbe indagato, verificando tutte le accuse. Oggi però il trailer è tornato online e gli ex-sviluppatori, attualmente al lavoro su Immortal, hanno voluto precisare tramite una nota stampa che la situazione è ancora in alto mare: le questioni legali non sono state risolte e, anzi, si sono complicate; i problemi legati alla proprietà intellettuale non sono stati risolti e il gioco non ha ancora il trademark; il publisher non ha condotto alcuna indagine interna, e il lavoro per il trailer non è stato ancora pagato. Inoltre, tutti i tentativi di trovare dei compromessi per vie legali sono finiti nel nulla.
La pubblicazione del trailer suggerisce che l'obiettivo di Focus Home Interactive sia quello di pubblicare il gioco a prescindere dalle accuse.