Grande successo per l'"educational plan" ideato da King Esport durante l'appena conclusa stagione 2022/23 dell'Amazon University Esports, pensato per promuovere la cultura del gaming all'interno delle università
King Esport "ha svolto un ruolo attivo nel promuovere la conoscenza e la formazione nell'ambito degli esport tra gli studenti universitari", come ricordato dal comunicato stampa ufficiale, portando avanti una serie di workshop e attività interattive attraverso l'implementazione dell'"educational plan". Coinvolte molte università in tutta Italia, con la partecipazione di più di 700 studenti, che hanno potuto approfondire le competenze legate al mondo degli esport.
Queste sono alcune delle università coinvolte:
- Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
- Sapienza Università di Roma
- Università degli Studi di Perugia
- Università degli Studi della Campania Luigi Vanvitelli
- Università di Camerino
- Università Medica Internazionale di Roma - Unicamillus
- Università degli Studi Suor Orsola Benincasa - Napoli
Molti gli argomenti trattati nei workshop, che hanno abbracciato gli aspetti tecnici, organizzativi e culturali degli esport, "offrendo una panoramica completa e approfondita su questo settore in rapida crescita", ma non solo, visto che si è parlato anche di progettazione di videogiochi, marketing e uso dei nuovi strumenti di comunicazione, come i social media. L'iniziativa ha "creato un legame tangibile tra le università coinvolte e il mondo del gaming" introducendo "tematiche finora inedite all'interno degli istituti universitari". Inoltre "i tour organizzati hanno contribuito alla creazione di un ambiente inclusivo e interattivo."
Il successo è nato anche dall'impegno e dalla partecipazione delle istituzione accademiche, che hanno supportato e promosso l'iniziativa, "creando un ambiente favorevole alla crescita e alla conoscenza nel settore degli esport", istituzioni cui è andata la gratitudine dell'organizzazione.
Francesco Basile, uno dei fondatori e CTO di King Esport, ha commentato: "È stato un vero anno zero. In passato, ha sempre resistito il pregiudizio nell'università italiana secondo cui il mondo accademico e quello del gaming non potessero mai entrare in contatto. Grazie alle attività che abbiamo ideato, possiamo dire di aver contribuito nel nostro piccolo a questo cambiamento. Siamo entusiasti e orgogliosi dei risultati ottenuti e di come il mondo accademico stesso abbia cambiato opinione, riconoscendo l'importante collegamento che può esistere tra questi due mondi."
Sulla sua stessa linea Vittorio Cicatiello, uno dei fondatori e CEO di King Esport: "Abbiamo sempre creduto che fosse possibile unire questi due mondi. Dopo le nostre iniziative, abbiamo notato un crescente numero di attività simili e un maggiore interesse da parte del mondo accademico. Questo conferma solo che stiamo percorrendo la strada giusta. Non vediamo l'ora di riprendere le attività nella prossima stagione."